Politica: incidente aereo, vertenza presidente – premier
Convocata su richiesta del premier Victor Ponta, la riunione del Consiglio Supremo di Difesa ha provocato una nuova polemica tra il capo dello stato Traian Basescu e il premier Victor Ponta.
Valentin Țigău, 03.02.2014, 12:25
La vertenza riguarda il modo in cui sono state gestite le operazioni di soccorso alle vittime dell’incidente aereo avvenuto il 20 gennaio scorso, in seguito al quale due persone hanno perso la vita.
Il presidente afferma che le operazioni non sono state coordinate secondo le regolamentazioni vigenti e che non è stata istituita un’unità di crisi a livello centrale per individuare velocemente il posto in cui l’aereo era stato costretto all’atterraggio di emergenza e per soccorrere subito le vittime.
Invece, il premier Ponta afferma che parzialmente responsabile della situazione è il direttore del Servizio di Telecomunicazioni Speciali (STS), Marcel Opris, e ha chiesto la sua revoca, idea non gradita dal presidente Basescu.
“Il STS non ha nè equipaggiamenti per simili situazioni, nè il diritto legale di fare più di quanto ne abbia fatto. Ai sensi delle normative legali, il STS riprende le informazioni dagli operatori telefonici sulla linea delle chiamate d’emergenza. Il STS è in grado di precisare esattamente il posto dal quale è stata effettuata la chiamata solo se si tratta di un telefono fisso”, ha dichiarato Traian Basescu.
Il presidente è del parere che è stata creata ingiustamente l’impressione che lo stato romeno non è capace di agire in situazioni di emergenza e ha precisato che, quando sono state coordinate la lui, in situazioni che riguardavano la sicurezza nazionale, le istituzioni dello stato hanno funzionato corettamente e hanno raggiunto gli obiettivi.
Comunque, il seguito alla mancanza di coordinamento tra le istituzioni nel caso dell’incidente aereo, il premier Victor Ponta ha annunciato che il Parlamento adotterà in procedura d’urgenza la legge sul passaggio del Servizio di Telecomunicazioni Speciali dal subordine della Presidenza in quello del Ministero dell’Interno.
“Abbiamo deciso che all’Ufficio Permanente del Senato sarà presentato il disegno di legge che, per un migliore coordinamento di tutte le istituzioni competenti negli interventi in situazioni di emergenza, trasferirà il STS al Ministero dell’Interno, dove sarà coordinato dal Dipartimento per le situazioni di emergenza, al fine di avere un buon coordinamento di tutti quanti hanno le competenze, una struttura meno burocratica e una resposabilità molto chiara”, ha detto il premier.