Politica: il gabinetto Ludovic Orban, insediato a Bucarest
La pandemia di coronavirus ha creato confusione nei calcoli politici al vertice in Romania, generando, in ugual misura, situazioni inedite. Dopo che, nel 2019, hanno vinto le elezioni europee e presidenziali, il presidente romeno, Klaus Iohannis, e il Partito Nazionale Liberale che lui sostiene, erano decisi a provocare, quest’estate elezioni politiche anticipate, eventualmente in concomitanza con quelle amministrative. Perciò, a ottobre, il rovescio tramite mozione di sfiducia dell’Esecutivo socialdemocratico, doveva essere seguito — nell’opinione dei liberali — dal tentativo di ottenere una maggioranza confortevole nel Parlamento che li aiutasse a mettere in atto il programma di governo.
Roxana Vasile, 16.03.2020, 12:36
Scontento della prestazione del governo PNL, il PSD, all’opposizione, ha inoltrato, a suo turno, a inizio febbraio, una mozione di sfiducia che è stata votata. Perciò il Governo liberale guidato dal leader del partito, Ludovic Orban, è stato rimosso, e il capo dello stato assieme ai liberali stessi hanno intravvisto in questa iniziativa una possibilità per l’avvio delle pratiche per le anticipate. Di conseguenza, Iohannis ha designato sempre Orban a formare un nuovo Esecutivo, solo che il voto di investitura nel Parlamento non ha avuto luogo per mancanza di quorum. In più, il capo dei liberali ha rinunciato al mandato di premier designato. E’ toccato quindi al ministro liberale delle finanze Florin Cîţu ad essere designato, però giovedì scorso anche lui ha rinunciato al mandato di premier designato, mezz’ora prima del voto di investitura del suo Governo, che era già considerato una certezza.
Nel frattempo, però, le informazioni sull’evoluzione dei contagi dal nuovo coronavirus erano diventate sempre più preoccupanti e la Romania non aveva un Governo con pieni poteri che potesse prendere tutte le misure necessarie per la gestione della crisi. Sullo sfondo di questa emergenza, il presidente Klaus Iohannis ha annunciato, venerdì, in seguito alle consultazioni in videoconferenza con i partiti politici, di designare nuovamente Ludovic Orban come primo ministro. Dobbiamo puntare al 100% sulla lotta contro l’epidemia — ha affermato il capo dello stato, aggiungendo che i partiti politici hanno promesso che non bloccheranno la nomina dell’Esecutivo, forse addirittura sabato, in seduta straordinaria.
Ed è andata proprio così. Il Governo Orban 2 secondo alcuni, oppure 3, secondo altri, ha superato il voto del Parlamento con 286 voti a favore, 23 contrari e un’astensione, secondo una procedura inedita. I voti del PSD, che aveva rovesciato il Governo Orban 1, sono stati decisivi per l’investitura, molti parlamentari liberali essendo in isolamento domiciliare dopo che erano entrati in contatto con un loro collega senatore, Vergil Chițac, confermato positivo al coronavirus. Il processo di votazione si è svolto senza la presenza dei giornalisti, in una sala disinfettata, per più di sei ore. I parlamentari sono entrati a turno, in piccoli gruppi, indossando mascherine e guanti.
La sera, il premier Ludovic Orban, anche lui in auto-isolamento, è uscito a prestare giuramento di fronte al presidente Klaus Iohannis. Indossando la mascherina e a 5 metri di distanza dal capo dello stato. Dato che la pandemia è adesso la priorità assoluta, il rinnovamento del Legislativo, desiderato dali liberali, potrebbe aver luogo in autunno, alla data prevista per le elezioni politiche.