Politica: guerra tra palazzi a Bucarest
La confusione governativa, sempre più accentuata in questi giorni, conferma il disprezzo manifestato dal PSD e dall’ALDE nei confronti dei romeni. Lo ha dichiarato il presidente Klaus Iohannis in reazione alla crisi governativa scattata in seguito al ritiro dei liberal-democratici presieduti da Calin Popescu Tariceanu dalla coalizione con i socialdemocratici di Viorica Dancila.
Ştefan Stoica, 29.08.2019, 13:19
Tutto quanto accade è l’esito normale di due anni e mezzo di governance caotica, incompetente e corrotta, ha aggiunto il capo dello statto, convinto che il PSD e l’ALDE condividono in ugual misura la colpa del fallimento di questo governo, segnato, a suo avviso, dal massacro delle leggi sulla giustizia e dall’adozione di misure economiche sbagliate. Il presidente continuerà ad opporsi a quello che ha chiamato i tentativi del PSD di far sviare la Romania dalla strada giusta, bocciando anche le proposte di rimpasto presentate dalla premier.
Non accetto alcuna proposta di rimpasto di questo governo. Non solo perchè questo governo ha cambiato la composizione politica, ma anche perchè le proposte che ho ricevuto sono semplicemente inaccettabili. Oggi, il governo in carica richiede una nuova conferma al parlamento tramite una procedura di cui sollecito l’avvio. Se la nuova configurazione del governo non passerà, allora assicuro i romeni che esistono delle soluzioni corrette, democratiche e costituzionali affinchè la Romania non entri in una crisi profonda, ha detto Klaus Iohannis.
In replica, la premier Viorica Dancila ha respinto le accuse di corruzione mosse dal presidente al quale ha imputato di non aver fatto altro negli ultimi due anni e mezzo che ostacolare il governo. La leader socialdemocratica ha annunciato che tenterà di ottenere appoggio parlamentare per portare a termine il mandato.
Nonostante tutti questi ostacoli degli ultimi giorni, noi porteremo avanti la nostra attività. Andremo al Parlamento e tenteremo di ottenere l’appoggio necessario per portare a termina il mandato. E lo dico non perchè fossimo incollati alle nostre sedie, come dichiarano alcuni, ma perchè abbiamo la responsabilità nei confronti del Paese e dei romeni di portare a termine il nostro mandato, come promesso nel 2016, ha dichiarato Viorica Dancila.
Le opposizioni – di destra o di sinistra – ritengono che la premier debba dimettersi e che la Romania ha bisogno di un nuovo governo, in quanto quello in carica ha perso la legittimità. Il leader liberale Ludovic Orban ha dichiarato che, dopo la mozione di sfiducia appoggiata, almeno a livello dichiarativo, da tutti i partiti, il PNL tenterà di spingere verso le elezioni anticipate, in quanto l’attuale struttura legislativa renderebbe estremamente difficile la creazione di una nuova maggioranza.
Lungo i tre decenni di democrazia postcomunista, in Romania non sono mai state convocate elezioni anticipate. Normalmente, le prossime politiche dovrebbero tenersi l’anno prossimo.