Polemiche sulle leggi in materia di istruzione
In un paese in cui il numero degli analfabeti funzionali è a quote allarmanti e l’abbandono scolastico resta un fenomeno preoccupante, i politici concordano che qualcosa va cambiato. Il PSD e il PNL hanno inserito al primo posto tra le priorità legislative i ddl delle leggi sull’istruzione ed è atteso un acceso dibattito in tal senso tra i numeri 1 e 2 della coalizione. Il PNL e il presidente Klaus Iohannis, lui stesso ex professore, hanno investito tanta energia in questi progetti di cui affermano che creeranno il quadro volto a rendere l’istruzione in Romania più efficace, più accessibile, più flessibile, più inclusiva e meglio adeguata alle esigenze del mercato. Il PNL insiste che certi provvedimenti delle leggi relative all’istruzione restino nella forma elaborata dal ministro in carica, Ligia Deca. Si tratta, tra l’altro, di un triplice budget per le borse e dell’aumento del numero di beneficiari, nonchè della trasformazione del programma Pasto caldo in Pasto sano.
Ştefan Stoica, 02.02.2023, 14:27
I liberali tengono anche ad altri provvedimenti tra cui le qualifiche per ogni specializzazione, comprese quelle teoriche, riconosciute o accettate sul mercato del lavoro, il premio di insediamento non imponibile pari a cinque stipendi minimi lordi, a patto che sia assunto un periodo minimo di cinque anni scolastici per il personale docente nelle scuole delle aree sfavorite, l’estensione dell’insegnamento duale all’istruzione post liceale e universitaria. Secondo i ddl, il Ministero dell’Istruzione, in collaborazione con il Ministero degli Esteri, può organizzare strutture tipo scuola romena fuori confine, con insegnamento in lingua romena. Infine, vengono introdotte le aree prioritarie di istruzione per ridurre le differenze in materia di accesso, partecipazione e risultati scolastici degli alunni a rischio di esclusione sociale.
Così fortemente sono legati i liberali alle leggi sull’istruzione che sono andati fino a ledere politicamente il partenariato con i socialdemocratici. Il segretario di stato al Ministero dell’Istruzione, Florin Lixandru (PSD), ha annunciato che gli sono state ritirate le attribuzioni tramite un ordine del ministro, per quello che ha chiamato delitto di opinione. Il socialdemocratico sostiene che le leggi sull’istruzione sono progetti molto più importanti, che vanno dibattuti in maniera approfondita, e ricorda che c’è tempo sufficiente per analisi, dal momento che l’obiettivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in merito alle leggi sull’istruzione ha come scadenza il terzo trimestre del corrente anno. Stando a Florin Lixandru, l’analisi condotta finora dal PSD sui ddl concepiti dal Ministero dell’Istruzione ha evidenziato la necessità di correggere alcune questioni chiave, definitorie per il futuro dei bambini.
Lixandru afferma che, per quando riguarda l’ammissione al liceo, il PSD non accetterà una formula che restringe drasticamente l’accesso dei bambini all’istruzione di qualità. A suo avviso, è almeno discutibile il diritto dei licei di organizzare i propri esami di ammissione, poichè così aumenterebbe il rischio della pratica sleale delle lezioni supplementari pagate dai genitori e della corruzione. In riferimento alle prove della maturità, il PSD guarda con molti riserbi l’aumento del numero di prove di esame, come propone il ddl. Non in ultimo, la legge sull’istruzione deve includere anche provvedimenti che riguardano i bambini romeni che vivono all’estero, considerano i socialdemocratici.