Più fondi europei per la Romania
In seguito alle proposte della Commissione Europea, la Romania dovrebbe ricevere, nel periodo 2021 — 2027, più fondi di coesione. Nel prossimo bilancio dell’UE a lungo termine, a Bucarest potrebbero essere stanziati più di 27 miliardi di euro, cioè l’8% in più rispetto all’attuale periodo. Tramite la politica di coesione, l’Unione ha l’obiettivo di ridurre i divari che esistono ancora tra gli stati membri o tra le varie regioni. Le proposte della Commissione per il periodo 2021 — 2027 riguardano lo stanziamento di maggiori risorse per la ricerca, la sicurezza e l’economia digitale.
Leyla Cheamil, 30.05.2018, 15:13
In seguito alle proposte della Commissione Europea, la Romania dovrebbe ricevere, nel periodo 2021 — 2027, più fondi di coesione. Nel prossimo bilancio dell’UE a lungo termine, a Bucarest potrebbero essere stanziati più di 27 miliardi di euro, cioè l’8% in più rispetto all’attuale periodo. Tramite la politica di coesione, l’Unione ha l’obiettivo di ridurre i divari che esistono ancora tra gli stati membri o tra le varie regioni. Le proposte della Commissione per il periodo 2021 — 2027 riguardano lo stanziamento di maggiori risorse per la ricerca, la sicurezza e l’economia digitale.
“Proponiamo una politica di coesione per tutte le regioni, che non lasci nessuno indietro. Abbiamo migliorato la flessibilità di questa politica per adeguarla alle nuove priorità e per aumentare la tutela dei cittadini dell’UE”, ha affermato la commissaria per la politica regionale, Corina Creţu, spiegando che sono state semplificate le norme a beneficio di tutti, dalle piccole imprese agli imprenditori, alle scuole e agli ospedali che potranno ottenere fondi più facilmente. In una dichiarazione a Radio Romania la commissaria europea Corina Creţu ha aggiunto: “Il PIL per abitante continua ad essere il principale strumento, nella suddivisione del budget e quando vengono stabiliti gli stanziamenti ai vari Paesi. È stato aggiunto un indice che si riferisce al tasso della disoccupazione, soprattutto tra i giovani, un altro indice legato alla lotta contro i mutamenti climatici e uno che è, infatti, una specie di premio per le regioni che desiderano integrare migranti. Secondo tutti questi indici, la Romania si trova tra i Paesi che guadagnano di più, la Romania, la Bulgaria e la Grecia — l’8% in più rispetto al precedente periodo. L’importante è però utilizzare questi soldi per progetti concreti, che migliorino la vita delle persone”.
La Commissaria per la politica regionale, Corina Creţu ha menzionato alcune delle priorità della politica di coesione, la principale politica di investimenti dell’Unione Europea: In primo luogo una politica nell’innovazione, nel sostegno alle piccole imprese, nelle tecnologie digitali, quindi una politica intelligente; la seconda priorità riguarda gli investimenti in tutte le regioni. Praticamente, nel nuovo periodo di programmazione, dopo il 2020, concederemo più sostegno alle autorità locali, urbane e territoriali: queste saranno più coinvolte nella gestione dei fondi europei, perché noi crediamo che le regioni e le città sappiano meglio di noi, a Bruxelles, in che cosa bisogna investire e quali sono le loro necessità”.
Il budget ammonta a 374 miliardi di euro per tutti e 27 gli stati membri. Sui 374 miliardi, il 75% continuerà ad essere riservato alle regioni che hanno più bisogno di investimenti”, ha aggiunto ancora Corina Creţu.