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Piattaforma internazionale Crimea

Come notano i commentatori, l’Ucraina tenta di mantenere sull’agenda internazionale la Crimea, la penisola annessa dalla Russia nel 2014. La Piattaforma Crimea, il cui vertice inaugurale svoltosi ieri a Kiev è stato subito definito da Mosca come un’azione antirussa, è un’iniziativa volta a consolidare la politica di non riconoscimento dell’annessione illegale della Crimea e, alla fine, facilitare il suo ritorno all’Ucraina. I rappresentanti di oltre 40 stati hanno adottato una dichiarazione finale nella quale condannano quello che chiamano l’occupazione temporanea e l’annessione illegale della Crimea, che definiscono come una sfida diretta alla sicurezza internazionale.

Piattaforma internazionale Crimea
Piattaforma internazionale Crimea

, 24.08.2021, 10:48

Come notano i commentatori, l’Ucraina tenta di mantenere sull’agenda internazionale la Crimea, la penisola annessa dalla Russia nel 2014. La Piattaforma Crimea, il cui vertice inaugurale svoltosi ieri a Kiev è stato subito definito da Mosca come un’azione antirussa, è un’iniziativa volta a consolidare la politica di non riconoscimento dell’annessione illegale della Crimea e, alla fine, facilitare il suo ritorno all’Ucraina. I rappresentanti di oltre 40 stati hanno adottato una dichiarazione finale nella quale condannano quello che chiamano l’occupazione temporanea e l’annessione illegale della Crimea, che definiscono come una sfida diretta alla sicurezza internazionale.

Il documento ammonisce che la militarizzazione in corso nella regione mina la sicurezza e la stabilità nella regione del Mar Nero, denuncia gli sforzi della Russia di legittimare l’occupazione temporanea e l’annessione illegale, e condanna le violazioni dei diritti dell’uomo nella penisola. La dichiarazione sollecita alle autorità di Mosca di assicurare e garantire che tutte le persone appartenenti alle comunità etniche e religiose, compresi gli etnici ucraini e tartari, hanno la possibilità di godersi pienamente i propri diritti.

Al lancio della Piattaforma Crimea, la Romania è stata rappresentata dal premier Florin Cîţu e dal ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu. Il primo ministro romeno ha annunciato l’adesione del Paese alla Piattaforma Crimea e ha ribadito il sostegno costante alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina, nonchè il fermo impegno nella politica di non riconoscimento dell’annessione illegale della penisola. Florin Cîţu ha sottolineato che le autorità di Bucarest sono estremamente consapevoli delle attuali sfide e minacce contro i valori, la stabilità e la sicurezza nella regione del Mar Nero.

Il primo ministro ha inoltre espresso l’appoggio di Bucarest alle aspirazioni europee ed euro-atlantiche dello stato confinante, ricordando che la Romania è stata il primo Paese comunitario ad aver ratificato l’Accordo di associazione tra l’UE e l’Ucraina. Il raggiungimento di queste aspirazioni va sostenuto da un processo di riforme in grado di portare dei benefici a tutti i cittadini ucraini, compresi quelli di etnia romena, ritiene il premier Florin Cîţu. A suo avviso, le minacce e le sfide esterne possono essere meglio gestite se gli stati si adoperano per risolvere i problemi bilaterali.

Nel corso dell’incontro con l’omologo ucraino, Denys Shmyhal, svoltosi a margine del vertice, il premier Cîţu ha ribadito la disponibilità della Romania di sviluppare la cooperazione bilaterale, anche tramite una nuova sessione della Commissione mista intergovernativa sulla cooperazione economica, industriale e tecnico-scientifica da organizzare quest’anno. I due premier si sono pronunciati per l’espansione della coooperazione settoriale, con particolare riguardo ai trasporti, all’infrastruttura e ai valichi di frontiera comuni. Florin Cîţu ha espresso il desiderio della Romania sulla garanzia del rispetto dei diritti della minoranza romena, stimata a circa 400.000 persone.

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