Piano globale di cooperazione e sicurezza
Con un ruolo diminuito, come presenza e influenza, sulla scena internazionale, soprattutto dopo aver affrontato la crisi economica finanziaria, lUnione Europea lascia limpressione di cercare di adeguarsi ai tempi, anche a livello militare. Dopo che due mesi fa ha creato, come successore di FRONTEX, unagenzia con prerogative estese per quanto riguarda il controllo dei suoi confini, lUnione ha fatto unulteriore passo in questa direzione, con ladozione della Strategia globale per la sicurezza e la difesa. Uniniziativa più vecchia, che i ministri europei degli Esteri e della Difesa, riunitisi, lunedì, a Bruxelles, hanno trasformato in un progetto funzionale.
Florentin Căpitănescu, 15.11.2016, 16:45
Con un ruolo diminuito, come presenza e influenza, sulla scena internazionale, soprattutto dopo aver affrontato la crisi economica finanziaria, lUnione Europea lascia limpressione di cercare di adeguarsi ai tempi, anche a livello militare. Dopo che due mesi fa ha creato, come successore di FRONTEX, unagenzia con prerogative estese per quanto riguarda il controllo dei suoi confini, lUnione ha fatto unulteriore passo in questa direzione, con ladozione della Strategia globale per la sicurezza e la difesa. Uniniziativa più vecchia, che i ministri europei degli Esteri e della Difesa, riunitisi, lunedì, a Bruxelles, hanno trasformato in un progetto funzionale.
Particolari dalla corrispondente di Radio Romania nella capitale del Belgio, Claudia Marcu: “Ambizioso, concreto, pragmatico, sostanziale, preparato in tempi record, con il coinvolgimento dei 28 stati membri – così è stato definito il Piano di implementazione della Strategia globale dellUnione Europea da Federica Mogherini. Lalta rappresentante per la politica estera e di sicurezza dellUE ha voluto precisare, in primo luogo, che questo piano non significa la creazione di un esercito dellUnione Europea, una nuova residenza per lUnione oppure il raddoppiamento dellAlleanza Nord-Atlantica. Il piano di implementazione vuol dire limpiego di tutti gli strumenti che lUnione ha a disposizione e individua tre incarichi principali per lEuropa – ha spiegato Federica Mogherini: la risposta alle crisi e ai conflitti esterni, la collaborazione con i partner per lo sviluppo delle loro capacità di sicurezza e difesa e la protezione dellUnione e dei suoi cittadini”.
Il progetto non mette dunque in pericolo il contributo assunto degli stati europei alla NATO, ma è complementare con le attuali azioni e con gli obiettivi dellAlleanza Nord-Atlantica. Daltra parte, la strategia può essere considerata una risposta normale dellUnione, in un contesto internazionale imprevedibile, in cui la componente geopolitica svolge un ruolo importante.
La politica estera aggressiva della Russia, applicata anche a livello militare, con lannessione della penisola ucraina di Crimea e limplicazione attiva nel conflitto secessionista nellest dellUcraina, linstabilità nel nord Africa, come una conseguenza della Primavera Araba, le tensioni in aumento nei rapporti con la Turchia e, oltre tutto, linsicurezza seminata dalle attività terroristiche fanno lUnione sentirsi imbarazzata. Inoltre, molti analisti di politica estera pensano che il potere economico dellEuropa andrebbe accompagnato da un potenziale militare su misura, anche se ciò contravviene al paradigma tracciato dopo la Seconda Guerra Mondiale. (traduzione di Gabriela Petre)