Pensioni: la Camera dei deputati vara nuova legge
La pensione richiede un contributo minimo di 15 anni. Le persone che hanno contribuito per almeno 10 anni, potranno incassarla solo se verseranno presso la Cassa Nazionale Pensioni i corrispettivi per gli altri cinque anni. Come novità, le persone gravemente disabili e i non vedenti potranno andare in pensione se hanno compiuto un terzo del periodo contributivo. Inoltre, la pensione di invalidità potrà essere cumulata con altri redditi. Un’altra novità riguarda la possibilità delle madri di tre figli, che hanno compiuto il periodo contributivo minimo, di andare in pensione con sei anni di anticipo. La nuova legge mantiene il provvedimento che concede al coniuge superstite la possibilità di optare per il 50% della pensione del consorte deceduto. La novità è che potrà mantenere la propria pensione, cui si aggiungerà il 25% di quella del coniuge deceduto. Il master e il dottorato vengono considerati periodi non contributivi assimiliati allo stage contributivo, con l’obbligo di aver conseguito la rispettiva laurea.
Daniela Budu, 20.12.2018, 12:30
La pensione richiede un contributo minimo di 15 anni. Le persone che hanno contribuito per almeno 10 anni, potranno incassarla solo se verseranno presso la Cassa Nazionale Pensioni i corrispettivi per gli altri cinque anni. Come novità, le persone gravemente disabili e i non vedenti potranno andare in pensione se hanno compiuto un terzo del periodo contributivo. Inoltre, la pensione di invalidità potrà essere cumulata con altri redditi. Un’altra novità riguarda la possibilità delle madri di tre figli, che hanno compiuto il periodo contributivo minimo, di andare in pensione con sei anni di anticipo. La nuova legge mantiene il provvedimento che concede al coniuge superstite la possibilità di optare per il 50% della pensione del consorte deceduto. La novità è che potrà mantenere la propria pensione, cui si aggiungerà il 25% di quella del coniuge deceduto. Il master e il dottorato vengono considerati periodi non contributivi assimiliati allo stage contributivo, con l’obbligo di aver conseguito la rispettiva laurea.
L’iniziatrice della legge, l’ex ministra del Lavoro, Lia Olguta Vasilescu, spiega che, in seguito alla crescita graduale, nel 2020 il punto pensionistico arriverà ai 1775 lei (circa 385 euro), e assicura che nessuna pensione sarà diminuita dai nuovi calcoli. Nel 2021, il punto pensionistico dovrà arrivare ai 1875 lei (circa 407 euro), mentre dal 2022 sarà introdotto il punto di riferimento in base al tasso dell’inflazione e al salario medio lordo. Abbiamo eliminato i contributi sociali da tutte le pensioni e anche le imposte dalle pensioni inferiori ai 2000 lei, mentre per quelle superiori scende dal 16 al 10%. Quindi, abbiamo cominciato a correggere queste inequità ancora prima dell’apparizione della legge, ha detto Lia Olguta Vasilescu. Anche il ministro del Lavoro, Marius Budai, dice che la nuova normativa elimina le inequità tra le persone della stessa professione, con contributi uguali, che però sono andati in pensione in periodi diversi.
Invece, dall’opposizione, la capogruppo liberale alla Camera, Raluca Turcan, sostiene che nella legge sono stati inclusi dei provvedimenti costituzionali proprio per non entrare in vigore. Avete introdotto un’enorme discriminazione, nonostante una decisione della Corte Costituzionale, tramite cui sollecitate il periodo minimo contributivo per le persone invalide. Cioè, se uno di voi arriva in condizioni di invalidità, dovrà avere i contributi pagati per 15 anni, ha dichiarato Raluca Turcan. L’opposizione ha annunciato che contesterà la legge alla Corte Costituzionale. Al momento, in Romania si contano oltre cinque milioni di pensionati, ovvero un quarto della popolazione.