Patrimonio forestale, dispute e sregolatezze
A Bucarest e in diverse città romene si sono svolte, lo scorso finesettimana, manifestazioni a favore della tutela delle foreste in Romania. Con la parola d’ordine “Insieme possiamo fermare il massacro delle foreste”, migliaia di persone assieme ai rappresentanti di oltre 27 ONG dalla Romania e dall’estero hanno protestato contro i diboscamenti illegali e hanno chiesto alle autorità romene che rendano le foreste una priorità nazionale. La protesta è legittima, ritiene il presidente romeno Klaus Iohannis, il quale ha rinviato al Parlamento per un riesame il nuovo Codice Forestale. Il documento giunge questa settimana alla Camera dei Deputati, dove il Governo spera ad un voto finale, che ritiene atto a prevenire, combattere e sanzionare i diboscamenti illegali e il monopolio di qualsiasi compagnia sul mercato.
Mihai Pelin, 11.05.2015, 15:26
A Bucarest e in diverse città romene si sono svolte, lo scorso finesettimana, manifestazioni a favore della tutela delle foreste in Romania. Con la parola d’ordine “Insieme possiamo fermare il massacro delle foreste”, migliaia di persone assieme ai rappresentanti di oltre 27 ONG dalla Romania e dall’estero hanno protestato contro i diboscamenti illegali e hanno chiesto alle autorità romene che rendano le foreste una priorità nazionale. La protesta è legittima, ritiene il presidente romeno Klaus Iohannis, il quale ha rinviato al Parlamento per un riesame il nuovo Codice Forestale. Il documento giunge questa settimana alla Camera dei Deputati, dove il Governo spera ad un voto finale, che ritiene atto a prevenire, combattere e sanzionare i diboscamenti illegali e il monopolio di qualsiasi compagnia sul mercato.
Nella domanda di riesame del codice, il capo dello stato romeno sottolineava che il documento inviatogli per la promulgazione conteneva provvedimenti atti a limitare l’attività degli operatori economici e ad avere un impatto indesiderato sul clima concorrenziale. D’altra parte, Iohannis ha annunciato che la questione dei diboscamenti illegali sarà inserita sull’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio Supremo di Difesa. Due settimane fa, il Senato bocciava le modifiche chieste dal presidente e votava la legge nella variante iniziale. Dal canto suo, il premier Victor Ponta ritiene che, se sarà adottato e promulgato il nuovo Codice Forestale, ci saranno strumenti molto più forti di lotta contro chi abusa della propria posizione sul mercato e incoraggia i diboscamenti eccessivi. Del resto, il Governo ha fatto una segnalazione alla DNA per almeno 50 possibili reati di corruzione in campo forestale, con importanti danni al fondo forestale e alle istituzioni dello stato. Il rapporto del Corpo di Controllo del premier ha rivelato una serie di sregolatezze sia presso l’Ente Forestale Nazionale ”Romsilva”, che presso le direzioni forestali di 5 province, tra il 2009 e il 2012. Nel documento si mostra, tra l’altro, che Romsilva ha permesso ad una serie di ditte di partecipare ad aste senza che queste dimostrassero di essere in possesso dei mezzi finanziari e materiali necessari e della forza lavoro specializzata per lo sfruttamento del legno.
Stando ad uno studio, le esportazioni di legno e prodotti lignei della Romania, eccezion fatta per i mobili, sono raddoppiate tra il 2008 e il 2013, arrivando ad un valore di 1,9 miliardi di euro. Tra i Paesi con le maggiori importazioni di legno romeno, Austria, Italia, Germania, Turchia ed Egitto. In tutto, in seguito allo sfruttamento, dal 1990 al 2012, le foreste romene hanno perso oltre 357 milioni di metri cubi di massa legnosa. E ciò, nel contesto in cui la densità media di 6,4 metri/ettaro in Romania è di molto inferiore a quella di altri Paesi europei con una simile topografia, come l’Austria — 36 metri/ettaro — o Germania — 45 metri/ettaro.
(traduzione di Adina Vasile)