Pasqua: feste in isolamento anche in Romania
Strade deserte, scuole, università, asili e negozi chiusi, licenziamenti o sospensione temporanea delle attività – sono alcune delle conseguenze della pandemia di SARS CoV-2 che, da qualche mese, si è diffusa in tutto il mondo, generando effetti negativi significativi per leconomia e il sistema sanitario. Le più gravi sono, però, le perdite di vite umane. Per contenere il diffondersi del coronavirus, sono state prese misure severe disolamento e distanziamento sociale che si applicano, ovviamente, anche nel caso delle manifestazioni religiose.
Leyla Cheamil, 13.04.2020, 11:10
Da oggi, per i cristiani ortodossi, maggioritari in Romania, e greco – cattolici, inizia la Settimana delle Passioni, Per evitare laffollamento, la Chiesa Ortodossa Romena ha annunciato regole senza precedenti. Le messe si terranno nelle chiese ma, nel contesto dello stato di emergenza, i fedeli le potranno seguire da casa, solo tramite i mezzi di comunicazione di massa.
Le confessioni si possono fare solo a casa, però i preti dovranno indossare mascherine, copri – scarpe monouso e disinfettarsi le mani. La notte di Pasqua, quando le campane di tutte le chiese suoneranno per la Messa della Resurrezione, i fedeli possono uscire con candele accese in mano alle finestre, nei balconi, o nei cortili e rivolgersi il saluto pasquale Cristo è risorto! e la risposta E veramente risorto!. Chi vorrà partecipare alle messe, lo potrà fare solo seguendo le trasmissioni in diretta alla radio, in tv o su internet. Per continuare una tradizione iniziata nel 2009, il Patriarcato Romeno porterà, anche questanno, la Santa Luce da Gerusalemme sabato, con un aereo speciale, e i volontari la porteranno solo nelle case delle persone che lo richiedono.
Ieri, più di due miliardi di fedeli cattolici e protestanti di tutto il mondo hanno celebrato la Pasqua. Le cerimonie si sono svolte nei luoghi di culto senza la partecipazione dei fedeli, costretti a restare a casa a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia di coronavirus, ma sono state trasmesse online, alla radio o in televisione. Al Vaticano, Papa Francesco ha rivolto la tradizionale benedizione Urbi et orbi in assenza dei fedeli che, negli anni passati, arrivavano da tutte le parti del mondo. Il Sommo Pontefice ha esortato i fedeli a rispondere tramite un “contagio di speranza “in un mondo alle prese con una sfida epocale e ora oppresso dalla pandemia che mette in crisi la grande famiglia umana. Papa Francesco ha inoltre esortato alla cessazione immediata dei conflitti ovunque nel mondo. “Non è questo il tempo in cui continuare a fabbricare e trafficare armi, spendendo ingenti capitali che dovrebbero essere usati per curare le persone e salvare vite, ha detto il Sommo Pontefice.