Partenariato strategico romeno-francese
La Romania e la Francia ribadiscono la decisione di rafforzare le relazioni bilaterali privilegiate.
Bogdan Matei, 05.11.2024, 11:05
Sin dal 19° secolo, Parigi è stata la scelta numero uno per le élites romene che mandavano i figli a studiare nell’Occidente. Sempre in Francia si sono rifugiati anche molti rivoluzionari risorgimentali romeni, dopo che il movimento fu schiacciato dalla reazione interna, appoggiata dalle truppe d’invasione ottomane e zariste. Gli storici affermano che il fermo sostegno dell’imperatore francese Napoleone III fu decisivo per l’Unione dei Principati Romeni nel 1859. La Francia fu anche il luogo d’asilo preferito dei militanti anticomunisti che fuggivano dalla dittatura insediata nel paese dall’esercito sovietico occupante. Lo scultore Constantin Brâncuşi, il saggista Emil Cioran o il drammaturgo Eugène Ionesco sono celebrità mondiali, francesi e romene.
I mass media e l’opinione pubblica francesi vibrarono con emozione per la Rivoluzione anticomunista romena del 1989, durante la quale sono morte oltre mille persone. Dopo il ripristino della democrazia a Bucarest, le relazioni bilaterali romeno-francesi sono diventate sempre più cordiali e più strette, culminando nel 2008 con la firma di un Partenariato Strategico. Nel frattempo, a settembre 2006, Bucarest aveva ospitato, per la prima volta in assoluto, un vertice della Francofonia.
Il premier romeno, Marcel Ciolacu, ha discusso ieri sera a Parigi con l’omologo francese, Michel Barnier, del consolidamento del Partenariato Strategico bilaterale, con particolare riguardo alla componente economica e di difesa. I due primi ministri hanno stabilito che sono essenziali gli investimenti in settori chiave, come l’IT, l’aeronautica e l’energia. Il raddoppio del volume del commercio bilaterale nei 16 anni del Partenariato Strategico, la sua tendenza al rialzo e le relazioni economiche di tradizione, come Dacia Renault, rappresentano argomenti solidi per continuare la cooperazione in forma consolidata – ha dichiarato il premier Marcel Ciolacu, citato dalla corrispondente di Radio Romania a Parigi.
Il primo ministro romeno ha espresso apprezzamenti per la solida cooperazione in materia di sicurezza, nonché il fatto che, tramite la decisione del presidente Emmanuel Macron, la Francia ha assunto il ruolo di nazione quadro del Battle Group della NATO in Romania, subito dopo l’invasione russa in Ucraina, elemento essenziale per consolidare la posizione dell’Alleanza sul Fianco orientale. È stata sottolineata anche la volontà della Francia di aumentare la propria presenza militare in Romania, che attualmente ammonta a 800 militari.
Il primo ministro Ciolacu ha ringraziato il suo omologo Barnier anche per il costante sostegno della Francia riguardo alla completa integrazione della Romania nell’Area Schengen e all’adesione all’OCSE, una delle principali priorità del governo di Bucarest. Nel 2025, la Romania e la Francia celebreranno 145 anni di relazioni diplomatiche e sono in preparazione numerosi eventi che presenteranno la ricchezza delle due culture e le interazioni tra loro.