Partenariato pubblico-privato per lo sviluppo dell’infrastruttura in Romania
Nonostante gli scandali politici quotidiani tra le due parti — il presidente Klaus Iohannis, sostenuto dall’opposizione parlamentare di destra, da una parte, e i due partiti della coalizione governativa, PSD e ALDE, dall’altra — l’Esecutivo di Bucarest continua le sue azioni. Lo ha dichiarato il vicepremier Viorel Ştefan, il quale ha presentato, martedì, i progetti strategici che saranno avviati entro breve, in base ad una nuova legislazione sul partenariato pubblico-privato. Si tratta, in linea di massima, della costruzione di tre autostrade, dell’ammodernamento di 15 ospedali e della realizzazione di un ampio complesso sanitario.
Roxana Vasile, 23.05.2018, 14:44
Ecco alcuni dettagli legati alle autostrade: la prima collegherà le città di Ploieşti, nel sud della Romania, e Râşnov, nel centro. Un’altra, nell’est, garantirà la connessione tra Târgu Neamţ, Iaşi e Ungheni, in Moldova, mentre quella al sud — collegherà Bucarest, Craiova, Drobeta-Turnu Severin e Lugoj. Il vicepremier Viorel Ştefan ha precisato che l’autostrada dell’est, lunga 100 chilometri, includerà anche un ponte sul fiume Prut, che la collegherà con l’infrastruttura stradale della confinante Moldova, repubblica a maggioranza romenofona, mentre l’autostrada del sud contribuirà anche allo sviluppo del turismo, soprattutto perché si connetterà a quella già esistente, detta del Sole, che porta sul litorale del Mar Nero.
Viorel Ştefan: “L’autostrada del sud, lunga 550 chilometri, è un progetto importante per moltissimi imprenditori che hanno fatto già grandi investimenti nella zona e mi riferisco in primo luogo a Craiova, ma anche alle zone limitrofe. Non dimentichiamo che questa autostrada contribuirà all’aumento del potenziale turistico nella zona delle Gole del Danubio. In più, garantirà il collegamento con la Serbia, la Bulgaria, e con il Corridoio IV Paneuropeo a Lugoj.” In partenariato pubblico-privato saranno modernizzati anche 15 ospedali della Compagnia delle Ferrovie Romene, gestiti dal Ministero dei Trasporti.
Sempre nel settore sanitario, su una superficie di 300 ettari, nella Capitale sarà costruito il complesso ospedaliero Carol Davila. Ne faranno parte un Ospedale Repubblicano con una capienza di 3.000 letti e 37 sale operatorie. Saranno eretti pure una Facoltà di Medicina e case degli studenti, spazi residenziali o commerciali per il personale sanitario, parcheggi e un albergo per le persone che accompagnano i malati. Tutti i progetti presentati, considerati strategici, impiegheranno risorse finanziarie stimate fra 15 e 20 miliardi di euro. I lavori potranno iniziare l’anno prossimo, ma saranno portati a compimento entro 5 anni – per le autostrade, tre anni – per l’Ospedale Repubblicano e sette anni al massimo — per il complesso ospedaliero Carol Davila. Il Governo — ha concluso il vicepremier Viorel Ştefan — auspica di recuperare i ritardi di decenni per quanto riguarda gli investimenti nell’infrastruttura.