Parlamento: il nuovo Legislativo di Bucarest inizia i lavori
Con ununica eccezione, ai senatori e deputati romeni sono stati convalidati, ieri, i mandati ottenuti in seguito alle politiche tenutesi in Romania il 6 dicembre scorso, e le due Camere sono state, così, legalmente costituite. La nuova maggioranza di centrodestra, che aspira a formare anche il futuro Governo, ha superato un primo test e ha imposto i suoi candidati ai vertici del Legislativo. Alla Camera dei Deputati, lex premier liberale Ludovic Orban, sostenuto dal PNL, lAlleanza USR-PLUS e lUDMR, hanno sconfitto alla votazione il socialdemocratico Alfred Simonis. Al Senato, lex ministra Anca Dragu, proposta dallUSR-PLUS e sostenuta dal PNL e dallUDMR, è diventata la prima donna presidente della Camera alta, dopo aver superato il senatore PSD Lucian Romaşcanu. Laritmetica parlamentare non lascia, del resto, posto alla suspense. Il PNL, lUDMR (ambedue affiliati al Partito Popolare Europeo) e lUSR-PLUS (Renew Europe) hanno un maggior numero di seggi rispetto al PSD (affiliato al Partito dei Socialisti Europei) e ai nazionalisti dellAUR, entrati, per la prima volta, nel Parlamento e ancora non affiliati a una famiglia politica europea.
Bogdan Matei, 22.12.2020, 14:27
In seguito alle politiche del 6 dicembre, sono stati eletti 466 parlamentari – 330 deputati e 136 senatori, secondo le liste trasmesse dallUfficio Elettorale Centrale. Il PSD detiene 47 mandati al Senato e 110 alla Camera dei Deputati, il PNL ha 41 senatori e 93 deputati, lUSR PLUS 25 e 55, lAUR 14 e 33, e lUDMR 9 e 21. Inoltre, 18 seggi di deputato sono stati assegnati automaticamente ai rappresentanti delle minoranze nazionali, che, tradizionalmente, votano come la maggioranza parlamentare. I nuovi eletti sono quelli che, nei prossimi 4 anni, adatteranno la legislazione romena alle sfide senza precedenti create dalla pandemia di Covid-19 e alle prevedibili crisi economica e sociale.
Gli analisti affermano, inoltre, che i neo senatori e deputati dovrebbero ripristinare il prestigio stesso del proprio incarico. In un recente sondaggio sul tasso di fiducia dei romeni nelle istituzioni, al primo posto ritroviamo la Chiesa, lEsercito e lAccademia romena, mentre agli ultimi posti si piazzano il Guverno (solo il 13,7%), il Parlamento (9,5), e i partiti politici (9,1). Il trasformismo politico, il nipotismo, lincompetenza, lassenteismo sono problemi che la stampa e lopinione pubblica associano spesso con i parlamentari e che rendono ancora più impopolari i loro alti stipendi e le loro pensioni speciali. Di destra o di sinistra, al governo o allopposizione, longevi o effimeri nella politica, i deputati e senatori protagonisti di fascicoli penali sono stati decine e i nomi più noti sono quelli degli ex presidenti della Camera, i socialdemocratici Adrian Năstase e Liviu Dragnea, e del liberale Bogdan Olteanu, giunti tutte tre dietro le sbarre per reati di corruzione.