Parlamento: estesi mandati eletti a livello locale in Romania
La pandemia di coronavirus ha rinviato anche le elezioni amministrative in Romania, che dovevano svolgersi a giugno. Siccome i mandati degli eletti a livello locale scadevano il 21 giugno, l’opposizione socialdemocratica e ALDE, insieme ai liberali al governo, hanno promosso il ddl che consente l’estensione dei mandati degli eletti a livello locale fino al 1 novembre. Avviata con la procedura d’urgenza, la normativa è stata votata venerdì scorso dal Senato e ha ricevuto ieri luce verde anche dai deputati, come camera decisionale.
Corina Cristea, 16.06.2020, 13:58
La pandemia di coronavirus ha rinviato anche le elezioni amministrative in Romania, che dovevano svolgersi a giugno. Siccome i mandati degli eletti a livello locale scadevano il 21 giugno, l’opposizione socialdemocratica e ALDE, insieme ai liberali al governo, hanno promosso il ddl che consente l’estensione dei mandati degli eletti a livello locale fino al 1 novembre. Avviata con la procedura d’urgenza, la normativa è stata votata venerdì scorso dal Senato e ha ricevuto ieri luce verde anche dai deputati, come camera decisionale.
La legge riduce alla metà il numero di firme necessarie per inoltrare le candidature e prevede che la data delle amministrative sia decisa almeno 60 giorni prima della votazione, tramite una legge organica e non tramite decreto governativo. Quest’ultimo aspetto ha provocato polemiche tra Governo e opposizione. Sia al Senato che alla Camera l’emendamento è stato criticato dai liberali, che si sono astenuti al voto.
Il capogruppo liberale alla Camera dei Deputati, Florin Roman, considera incostituzionale decidere la data delle elezioni tramite legge organica, il che viola anche alcuni provvedimenti del Codice Amministrativo. Si apre di nuovo il vaso di Pandora, in cui una maggioranza parlamentare di circostanza toglie dalle attribuzioni del presidente, toglie dalle attribuzioni del Governo, quindi si tratta di una questione che viola la separazione dei poteri dello stato, ha dichiarato il deputato Florin Roman.
Opinione non condivisa dall’opposizione socialdemocratica, che controlla il maggior numero di seggi. La posizione è stata espressa dal suo leader interinale e presidente della Camera, Marcel Ciolacu. Da quello che conosco – e ho letto la motivazione della Corte Costituzionale, mi risulta che sia il Governo che il Parlamento possono in ugual misura indicare la data delle elezioni, ha detto Marcel Ciolacu.
A favore del ddl si è pronunciata anche l’Unione Democratica Magiari di Romania. Quest’anno, i partiti politici devono tentare di raggiungere una maggioranza molto più ampia del peso parlamentare dell’attuale governo, al fine di stabilire la data delle elezioni. Noi crediamo che questa maggioranza più ampia si delinea, hanno dichiarato gli esponenti dell’UDMR. L’USR ha argomentato il voto col fatto che, in questo momento, questa proposta legislativa eè l’unica scelta per non mandare in caos la pubblica amministrazione.