Parlamento: deputati e senatori, di nuovo in aula
I deputati e i senatori romeni sono tornati in aula dopo le vacanze con le liste delle priorità legislative già pronte. La maggioranza dell’Unione social-liberale ha come massime priorità l’adozione della nuova Costituzione e la legge sul referendum, ma anche la modifica della normativa sulle regioni di sviluppo.
Corina Cristea, 02.09.2013, 14:32
I deputati e i senatori romeni sono tornati in aula dopo le vacanze con le liste delle priorità legislative già pronte. La maggioranza dell’Unione social-liberale ha come massime priorità l’adozione della nuova Costituzione e la legge sul referendum, ma anche la modifica della normativa sulle regioni di sviluppo.
Il leader socialdemocratico, il premier Victor Ponta, sostiene che, in tal modo, la Finanziaria per il 2014 potrà stanziare maggiori fondi alle comunità locali, ancora prima dell’istituzione delle regioni come unità amministrative.
“Nulla ci impedisce che, modificando la Legge 315 del 1998, cominciassimo a trasferire maggiori attribuzioni alle regioni, alle istituzioni più vicine ai cittadini, e costituire consigli regionali”, ha detto il premier.
I liberali, partner di governo dei socialdemocratici, si sono prefissi di sostenere delle iniziative economiche, tra cui la riduzione dei contributi assicurativi o il cambiamento del regime dei canoni. Il leader liberale Crin Antonescu, che è anche il presidente del Senato, si pronuncia per “un dialogo ancora più attento e consistente tra Governo e la sua propria maggioranza, una limitazione delle ordinanze d’urgenza ai casi in cui l’urgenza è veramente indiscutibile, una più intensa comunicazione dei ministri liberali in riferimento alla loro attività, e una comunicazione più intensa a livello parlamentare”, ha detto Antonescu.
Dall’opposizione, i democratico-liberali hanno annunciato di aver già inoltrato al Parlamento un ddl sulla fondazione dell’Autorità per la tutela degli investitori, volta a ridurre la fiscalità. Tra le misure proposte si annoverano anche la diminuzione della flat tax al 12% e dei contributi assicurativi al 5%, nonchè l’esenzione dalle tasse per il profitto reinvestito per la capitalizzazione e la crescita del salario minimo ai 1.000 lei (circa 225 euro).
“Ho visto che la maggioranza non gradiva, però ecco che dopo le discussioni all’interno dell’Usl, già si parla addirittura del 3% come riduzione dei contributi assicurativi per i datori di lavoro, a partire dal 1 gennaio”, ha detto Vasile Blaga.
La Finanziaria per il 2014 e il decentramento sono gli obiettivi dell’Unione democratica magiari di Romania, che si pronuncia per una variante di 16 regioni di sviluppo regionale. Mantenere la legge sull’istruzione in una forma che non leda l’insegnamento in lingua materna è un’altra priorità dell’importante minoranza ungherese di Romania.