Parlamento, deputati adottano misure volte a combattere evasione fiscale
La Romania tenta di inasprire la legislazione anti-evasione.
Bogdan Matei, 20.12.2023, 11:18
I giornalisti romeni scrivono da anni che nel settore privato l’evasione fiscale è quasi generalizzata. Secondo gli esperti, la sua portata è difficilmente quantificabile, ma la Romania è tra le prime in Europa. Meccanici o idraulici che lavorano illegalmente. Autisti di minibus che raccolgono denaro dai passeggeri ma non emettono biglietti. Dipendenti del settore IT pagati con migliaia di euro al mese, ma con un contratto di lavoro che prevede il salario minimo. Imprese edili che incassano dai beneficiari importi triplicati rispetto a quelli indicati nei documenti. Da anni, alla guida dell’Agenzia delle Entrate compaiono personaggi nuovi, che promettono, senza eccezione, maggiori incassi per lo Stato, non raggiungono gli obiettivi prefissati e vengono sostituiti da altri, che continuano la spirale delle promesse non mantenute. Proprio le entrate insufficienti al budget sono la scusa preferita di tutti i governi, di destra o di sinistra, monocolori o di coalizione, per non fare maggiori investimenti nelle infrastrutture, e per non aumentare le pensioni o gli stipendi.
La Camera dei Deputati di Bucarest ha adottato ieri una serie di misure aggiuntive per combattere l’evasione fiscale. Il ddl avviato dai leader della coalizione di governo, il socialdemocratico Marcel Ciolacu e il liberale Nicolae Ciucă, cioè l’attuale primo ministro e il suo predecessore, ha ottenuto 182 voti favorevoli, 80 contrari e due astensioni. Costituiranno reati, tra gli altri, la mancata ritenuta di imposte e contributi, la documentazione contabile di spese fittizie, l’effettuazione di doppie scritture contabili o l’utilizzo di registratori di cassa non collegati al Sistema Informatico Nazionale di Controllo. A seconda della gravità del fatto, le pene previste dal nuovo atto normativo vanno da uno a dieci anni di reclusione e sono più dure per i pregiudicati per evasione. Esiste però la possibilità che il fatto non venga punito, ad esempio, se il danno non supera il milione di euro e il suo valore aumentato del 15%, più interessi e sanzioni, viene effettivamente pagato per intero. In questa situazione, gli organi competenti non avviseranno gli organi investigativi penali.
Dall’opposizione, il deputato dell’USR, Stelian Ion, ex ministro della Giustizia, sostiene che con tali disposizioni il governo di coalizione PSD-PNL non fa altro che depenalizzare l’evasione fiscale. Le accuse sono state respinte dal vicecapogruppo liberale alla Camera, Florin Roman, che accusa molto nervosismo tra i colleghi dell’USR, ora che la lotta all’evasione fiscale sta iniziando. Se non sarà contestato alla Corte Costituzionale, l’atto normativo adottato dalla Camera dei Deputati, in quanto organo decisionale, andrà al presidente Klaus Iohannis per la promulgazione.