Parigi – vertice per l’Ucraina
La Romania esclude l'invio di militari in Ucraina, ha ribadito il presidente ad interim Ilie Bolojan al vertice ospitato dalla capitale francese.

Mihai Pelin, 28.03.2025, 11:40
Al vertice di Parigi, i capi di stato e di governo dei paesi che hanno espresso la disponibilità ad aiutare l’Ucraina hanno concluso le consultazioni sulla sicurezza e sul futuro dell’Europa. L’ulteriore sostegno militare, economico e umanitario a Kiev, lo stretto coordinamento con gli Stati Uniti di tutte le iniziative per ripristinare la pace in Europa, la fornitura di garanzie di sicurezza per l’Ucraina, il mantenimento delle sanzioni politiche ed economiche imposte dai paesi dell’UE contro la Russia sono stati i punti principali su cui i rappresentanti dei paesi partecipanti hanno concordato.
La Francia e la Gran Bretagna, che hanno creato la cosiddetta “coalizione dei volenterosi”, continuano a insistere sulla costituzione di una forza composta da militari europei per fornire garanzie di sicurezza sul territorio ucraino dopo la fine della guerra. Alcuni dei leader presenti a Parigi hanno rifiutato l’impegno in questa azione, mentre altri non hanno ancora dato risposta.
Queste truppe non saranno combattenti, non saranno schierate sulla linea del fronte, non sostituiranno l’esercito ucraino e non avranno un ruolo di mantenimento della pace, ha precisato il presidente francese Emmanuel Macron, che ha anche trovato un nuovo nome per loro: “forza di rassicurazione”. Le potenze europee sono determinate a fornire un sostegno a lungo termine all’esercito ucraino, che diventerebbe la prima linea di difesa dell’Europa, in grado di prevenire qualsiasi ulteriore aggressione russa sul continente. Una squadra franco-britannica sarà inviata in Ucraina per partecipare alla preparazione del futuro formato dell’esercito ucraino, ha annunciato inoltre Emmanuel Macron.
Rappresentata al vertice svoltosi nella capitale francese dal presidente ad interim Ilie Bolojan, la Romania si è impegnata a continuare a sostenere l’Ucraina nella difesa dall’aggressione russa. Invece, nessun militare romeno verrà inviato nel territorio dell’ex repubblica sovietica, una decisione presa a livello politico, dopo consultazioni con i partiti rappresentati nel Parlamento di Bucarest, ha ribadito Ilie Bolojan.
“La Romania ha un interesse strategico nel continuare a sostenere l’Ucraina, perché senza tale sostegno c’è il rischio che il fronte crolli. In pratica, gli ucraini, attraverso ciò che fanno, difendendo i loro cittadini e il territorio, tengono il pericolo a distanza. Qualsiasi tipo di situazione in cui l’Ucraina cade significherebbe importanti complicazioni e un’avanzata verso l’area occidentale, cosa che né l’Europa né la Romania vogliono. Un altro argomento che è stato discusso riguarda le forze per la garanzia della pace e, da questo punto di vista, come ho detto anche in altre occasioni, la Romania non invierà – e ha annunciato questa questione il più chiaramente possibile – alcun militare romeno in Ucraina”, ha dichiarato Ilie Bolojan.
I leader riuniti a Parigi hanno inoltre convenuto sulla necessità e l’urgenza che il fianco orientale della NATO sia rafforzato e il presidente ad interim romeno non ha escluso la possibilità che nuovi contingenti di militari alleati vengano presto inviati nel paese. La Romania parteciperà anche al gruppo di lavoro creato per monitorare il rispetto del recente accordo di cessate il fuoco nel Mar Nero.