Otto milioni di vaccinati in Romania
A più di un anno dall’inizio della campagna vaccinale, la Romania ha superato con difficoltà la soglia di otto milioni di persone che hanno completato il ciclo vaccinale, cioè metà della popolazione adulta elegibile. Oltre 2,4 milioni hanno fatto anche la dose booster. La cifra è simile al numero delle persone infettate dalla comparsa del primo caso di coronavirus in Romania, quasi due anni fa. Però, di recente, il ministro della Salute dichiarava, a un’emittente televisiva privata, che la cifra reale potrebbe essere di oltre dieci milioni di persone infettate. Tornando alla vaccinazione, il ritmo è rallentato, affermano le autorità, ricordando che l’immunizzazione diminuisce in primo luogo il rischio di decesso o ricovero ospedaliero. Il 26 gennaio è iniziata anche in Romania la vaccinazione dei bambini della fascia d’età 5-11 anni. Ci sono più di 300 gabinetti di vaccinazione che svolgono simili attività. Finora il numero dei bambini vaccinati è di solo qualche migliaio, sebbene i dati ufficiali indichino l’esistenza di un numero totale di 1,2 milioni di bambini elegibili.
Stando al coordinatore della campagna vaccinale nazionale, Valeriu Gheorghiță, circa un terzo dei centri di vaccinazione anti-COVID operativi al momento hanno somministrato meno di dieci dosi al giorno nelle ultime due settimane. Egli è del parere che la strategia di vaccinazione anti-COVID debba essere ripensata nei prossimi mesi e che sia necessario inserire la vaccinazione anti-SARS-CoV-2 nel Programma nazionale di vaccinazione soprattutto per le categorie a rischio, con il siero somministrato nei gabinetti dei medici di famiglia. Inoltre, saranno chiusi temporaneamente o per sempre i centri vaccinali che non hanno più sufficienti pazienti.
Intanto, l’evoluzione della pandemia di COVID-19 è costante da qualche giorno in Romania. Il grado di positività si mantiene a un terzo dei tamponi effettuati e il numero dei ricoveri ospedalieri aumenta ogni giorno, ma di poco. Le autorità si aspettano che nel prossimo periodo sia superata la cifra di 50.000 casi al giorno, anche se la trasmissione del virus è leggermente rallentata. Il segretario di stato nel Ministero della Salute, Adriana Pistol ha dichiarato: Il tasso di moltiplicazione del virus è un po’ diminuito. Ciò indica che ci sarà ancora un aumento, ma il grado di crescita non è accelerato, anzi è molto più basso rispetto alle settimane precedenti. Di solito, abbiamo questo boom nei giorni di martedì, perché nel finesettimana non tutti i laboratori fanno test.
Adriana Pistol ha aggiunto che le autorità sanitarie non hanno preso in considerazione l’introduzione dell’obbligo di fare la dose booster del vaccino per le attività interne. Lei, però, raccomanda alle persone vulnerabili di fare questa dose per proteggersi dalle forme gravi di malattia e per non rischiare il decesso. Stando al segretario di Stato, a livello della Commissione Europea, la validità della dose booster non è stata ancora stabilita, però si parla di un periodo di fino a giugno dell’anno prossimo.
Daniela Budu, 07.02.2022, 13:54