Ospedale Regionale a Cluj-Napoca
Sono iniziati i lavori di costruzione dell'Ospedale Regionale d'Urgenza a Cluj-Napoca, la terza grandissima struttura sanitaria, dopo quelle di Craiova e Iași, che servirà la popolazione del centro del Paese.
Sorin Iordan, 20.05.2024, 11:34
Il 2024 si delinea come l’anno dei grandi progetti infrastrutturali in Romania. Un anno in cui si terranno elezioni amministrative, europee, politiche e presidenziali. In questo contesto, le autorità di Bucarest hanno riportato all’attenzione dei cittadini i settori considerati carenti, tra cui quello delle infrastrutture sanitarie. Negli ultimi decenni, i politici romeni si sono impegnati a facilitare la costruzione di ospedali regionali, unità mediche molto grandi, che offrissero servizi moderni e centralizzati alla popolazione delle grandi regioni del Paese. Tuttavia, i progetti sono stati ostacolati dalla burocrazia e dalla mancanza di fondi.
Ma le cose sembrano essere migliorate. Dopo i lavori avviati a marzo all’Ospedale Regionale d’Urgenza di Craiova, nel sud-ovest della Romania, seguiti ad aprile da quelli dell’Ospedale Regionale d’Urgenza di Iaşi, nel nord-est, alla fine della settimana scorsa è iniziata la costruzione dell’Ospedale Regionale d’Urgenza di Cluj-Napoca, per il centro del Paese. Il valore del progetto supera i 700 milioni di euro e l’ultimazione dei lavori è prevista fra tre anni. La struttura si trova nella località di Floreşti e avrà quasi 850 posti letto, un eliporto e 22 sale operatorie.
Presente all’inaugurazione dei lavori, il ministro della Salute, Alexandru Rafila, ha dichiarato che, in Romania, la qualità dell’assistenza medica migliorerà significativamente, anche attraverso la costruzione dei tre ospedali regionali. Il ministro ha spiegato che in Romania vengono costruiti molto rapidamente ospedali di ottima qualità, grazie ai soldi ricevuti dall’Unione Europea attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma anche grazie all’impegno e all’interesse manifestato dalle autorità locali.
Alexandru Rafila ha aggiunto che attualmente ci sono 20 ospedali in costruzione o i cui lavori inizieranno a breve, e questo è dovuto anche ai sindaci e presidenti dei consigli provinciali, che hanno un legittimo interesse a tutelare la salute delle comunità che gestiscono. Se la Romania vuole innalzare il livello di qualità dell’atto medico, ha bisogno non solo di infrastrutture moderne, ma anche di un numero sufficiente di medici ben formati.
Purtroppo, il sistema sanitario del paese si trova ad affrontare una carenza di personale, poiché in tanti continuano ad andare a lavorare nell’Europa occidentale. Secondo il Collegio dei medici della Romania, l’intenzione di lasciare il Paese tra questa categoria sotto i 35 anni è del 58%, in un contesto di carenza di 15.000 medici a livello nazionale.