ONU: condanna dai leader mondiali all’invasione dell’Ucraina
Il presidente russo, Vladimir Putin, dovrebbe ammettere che non può vincere la guerra in Ucraina. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, accusando, nel suo primo intervento all’Assemblea Generale dell’ONU, quello che ha definito le ambizioni imperialiste di Putin e ammonendo che esse rischiano di distruggere in ugual misura l’Ucraina e la Russia.
Bogdan Matei, 21.09.2022, 11:24
Il presidente russo, Vladimir Putin, dovrebbe ammettere che non può vincere la guerra in Ucraina. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, accusando, nel suo primo intervento all’Assemblea Generale dell’ONU, quello che ha definito le ambizioni imperialiste di Putin e ammonendo che esse rischiano di distruggere in ugual misura l’Ucraina e la Russia.
Olaf Scholz ha aggiunto che la Germania e la comunità internazionale non accetteranno una pace dettata dalla Russia e ha annnunciato che Berlino ospiterà il 25 ottobre una conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina. In riferimento all’intento delle cosiddette autorità insediate da Mosca nei territori ucraini occupati, di organizzare dei referendum sull’annessine alla Russia, Scholz ha definito le pretese consultazioni popolari come fittizie e inaccettabili.
Dal canto suo, il presidente francese, Emmanuel Macron, le ha definite come parodia, accusando la Russia di aver provocato, tramite l’invasione dell’Ucraina a fine febbraio, un ritorno all’età dell’imperialismo e delle colonie. La Francia lo rifiuta e cercherà ostinatamente la pace, ha promesso il presidente Macron.
La Romania continuerà ad appoggiare l’Ucraina, ha dichiarato anche il presidente Klaus Iohannis davanti alla plenaria dell’ONU. Il capo dello stato ha ricordato che la Romania ha offerto assistenza umanitaria diretta agli oltre 2,3 milioni di profughi ucraini che hanno passato i suoi confini dall’inizio della guerra. Klaus Iohannis ha ribadito che non esiste giustificazione per l’aggressione militare contro uno Stato sovrano.
Siamo consapevoli che la nostra risposta, soprattutto alla guerra, modellerà il nostro futuro comune. Il nostro sostegno per la pace dovrebbe essere espresso ora in maniera più forte che mai. Per la difesa dei nostri valori comuni, è essenziale restare uniti e portare tutti accanto a noi, compresi coloro che stanno ancora esitando. L’impegno e il dialogo sono cruciali per superare le vertenze, ma anche per combattere la diffusione delle non-verità e della propaganda. Le sfide attuali, quali l’impatto dei cambiamenti climatici, la mancanza dell’accesso al cibo e all’istruzione diventano sempre più gravi e richiedono delle soluzioni, ha sottolineato il presidente Klaus Iohannis.
La Russia sta organizzando in fretta dei finti referendum in Ucraina, ha accusato anche il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan. Gli Stati Uniti non riconosceranno mai le pretese della Russia su parti presuntamente annesse dall’Ucraina, ha sottolineato Jake Sullivan. Il consigliere ha spiegato che questi referendum e l’intenzione di Mosca di mobilitare maggiori forze in Ucraina dimostrano l’impasse in cui si trovano le truppe russe, costrette a ritirarsi da più regioni che avevano occupato sin da febbraio. Questi non sono passi che farebbe un paese fiducioso, ha detto ancora Sullivan, concludendo che tale fatto non indica forza, ma il contrario.