Nuovo anno scolastico in Romania
Circa tre milioni di alunni e bambini sono tornati da oggi nelle scuole e negli asili d’infanzia in Romania per un anno segnato da certi cambiamenti. Il primo semestre si concluderà il 20 dicembre, mentre il secondo inizierà dal 13 gennaio, per chiudersi il 12 giugno 2020. Gli studenti liceali della 12/a andranno in vacanza dal 29 maggio prossimo, per preparare gli esami di maturità. Quelli dell’8/a media andranno a scuola fino al 5 giugno, per poter poi prepararsi per l’ammissione al liceo. Cosicchè le vacanze sono programmate rispettivamente dal 21 dicembre 2019 al 12 gennaio 2020 e dal 4 al 21 aprile, mentre quelle estive avranno inizio dal 13 giugno.
Roxana Vasile, 09.09.2019, 13:43
In alcune regioni del Paese, il nuovo anno scolastico porta buone notizie, tanto più in quanto interessano gli ambienti rurali, in buona parte privi di condizioni ideali di istruzione. A Floreşti, in provincia di Cluj, nel nord-ovest della Romania, è stata inaugurata una delle più grandi scuole di campagna: 24 aule, sei laboratori e spazi per eventi festivi, per le attività degli insegnanti e dell’amministrazione. I quasi 10 milioni di lei (circa 2,1 milioni di euro) sono stati finanziati dal bilancio locale. La capienza della scuola è di 900 posti. In questo momento, è aperta solo come scuola elementare, però, a partire dall’anno prossimo, diventerà anche liceo, cominciando da due classi, spiega il sindaco Horia Şulea.
Se alcune scuole del Paese sono un modello di buone pratiche, ce ne sono anche di quelle che si confrontano con problemi. Alcune funzionano senza autorizzazioni sanitarie, in mancanza di acqua e fognature. In certi casi mancano anche le autorizzazioni di sicurezza antincendio o le videocamere. Intanto, poco prima dell’inizio della campagna elettorale per le presidenziali in programma a novembre, i politici hanno scelto di partecipare all’inaugurazione del nuovo anno scolastico. E’ anche il caso del capo dello stato Klaus Iohannis e della premier Viorica Dancila, entrambi candidati. Mentre Klaus Iohannis, presente a una scuola a Bucarest, ha fatto riferimento al fallimento delle politiche pubbliche nel campo educativo, ma anche alla loro mancanza di creatività, Viorica Dancila ha detto a Hunedoara che l’istruzione è essenziale per uscire dalla povertà.