Nuovi sforzi per Schengen
La Svezia è subentrata alla Repubblica Ceca come presidenza di turno dell’Unione Europea e, anche se il dossier dell’adesione di Romania e Bulgaria allo Spazio Schengen non è prioritario per la nuova presidenza, la diplomazia di Bucarest tenta di tenere caldo l’argomento.
Ştefan Stoica, 13.01.2023, 12:03
La Svezia è subentrata alla Repubblica Ceca come presidenza di turno dell’Unione Europea e, anche se il dossier dell’adesione di Romania e Bulgaria allo Spazio Schengen non è prioritario per la nuova presidenza, la diplomazia di Bucarest tenta di tenere caldo l’argomento.
Al Consiglio Giustizia e Affari Interni svoltosi a dicembre, l’Austria ha bloccato l’ingresso di Romania nello spazio di libera circolazione, mentre i Paesi Bassi quello di Bulgaria. Il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, si è avvalso dell’opportunità offerta ieri a Bucarest dall’inaugurazione ufficiale della presidenza svedese dell’UE, per ribadire che, per la Romania, l’adesione a Schengen è una grande priorità. Aurescu ha spiegato che il paese conta sull’appoggio della Svezia in questo dossier, nella sua veste di mediatore.
La Romania è diventata una guardia de facto della sicurezza dell’Unione Europea in seguito all’inizio della guerra in Ucraina. Le vicende nel paese confinante hanno dimostrato che la Romania ha sia la competenza che la volontà di rispondere in modo efficiente alle grandi sfide, spiega Bogdan Aurescu, definendo come scorretto il rigetto dell’adesione a Schengen.
Purtroppo, nonostante il nostro contributo attivo alla sicurezza dell’Europa e all’implementazione dell’acquis Schengen, e nonostante il fatto che siamo preparati a diventare membri Schengen, il Consiglio Giustizia e Affari Interni non ha raggiunto a dicembre l’unanimità sul nostro ingresso e, in modo scorretto, ci è stata rifiutata la chance di diventare membri dello Spazio Schengen. Una decisione positiva nei confronti della nostra presenza nell’Area Schengen è essenziale per costruire un’Unione Europea solidale e prospera, ha detto il ministro Bogdan Aurescu.
Bucarest auspica che il dossier Schengen sia imposto sull’agenda della prossima riunione del Consiglio Giustizia e Affari Interni, e l’ambasciatore di Svezia a Bucarest, Therese Hydén, ha dichiarato che ciò avverrà allorquando tutte le condizioni lo consentiranno. Abbiamo ripreso questo dossier molto importante dalla Repubblica Ceca. E’ una questione molto importante e tenteremo di trovare una soluzione. Collaboriamo da vicino con la Romania su questo tema e con tutte le parti interessate e impegnate. Il dossier Schengen sarà nell’agenda degli incontri dei consigli allorquando saranno adempiute le condizioni, cioè quando l’Austria avrà cambiato la posizione nei confronti della Romania e, praticamente, allorquando le cose saranno chiare per quanto riguarda Romania e Bulgaria. La Svezia è impegnata su questa strada e compirà degli sforzi, ha detto l’ambasciatrice.
Da parte sua, il capo della Rappresentanza della Commissione Europea a Bucarest, Ramona Chiriac, ha ricordato che l’Esecutivo comunitario appoggia l’adesione di Romania e Bulgaria allo spazio europeo di libera circolazione. Con i due paesi a Schengen, siamo più forti, non più deboli. In Europa siamo più al sicuro, non in pericolo, e siamo più prosperi e più attraenti come mercato unico per i nostri partner internazionali, ha detto inoltre Ramona Chiriac.