Nuove regole per il voto all’estero
In sessione straordinaria, il Senato romeno ha adottato le modifiche del Codice Elettorale considerate, all’unanimità, un’emergenza dopo lo scandalo provocato dalle immense file cui i romeni sono stati costretti all’estero per poter votare alle recenti elezioni europee. In pratica, il 26 maggio si è ripetuto, a scala più ampia, il fallimento organizzativo registrato alle presidenziali del 2014. Gran parte dei connazionali della diaspora non sono nemmeno riusciti a votare, fatto che ha generato proteste nelle zone dei seggi elettorali. Al PSD, il principale partito della coalizione governativa, è stato rimproverato il fatto di non aver garantito le condizioni per un processo di voto civilizzato.
Ştefan Stoica, 02.07.2019, 12:54
In sessione straordinaria, il Senato romeno ha adottato le modifiche del Codice Elettorale considerate, all’unanimità, un’emergenza dopo lo scandalo provocato dalle immense file cui i romeni sono stati costretti all’estero per poter votare alle recenti elezioni europee. In pratica, il 26 maggio si è ripetuto, a scala più ampia, il fallimento organizzativo registrato alle presidenziali del 2014. Gran parte dei connazionali della diaspora non sono nemmeno riusciti a votare, fatto che ha generato proteste nelle zone dei seggi elettorali. Al PSD, il principale partito della coalizione governativa, è stato rimproverato il fatto di non aver garantito le condizioni per un processo di voto civilizzato.
In seguito alle pressioni dell’opinione pubblica, della presidenza e dell’opposizione, una bozza di modifica del Codice elettorale, volta a eliminare le disfunzioni nel processo di voto, è stata esaminata e approvata dal Senato. Tramite le modifiche apportate, le autorità romene desiderano prorogare il periodo entro il quale i romeni all’estero possono votare e introdurre il voto per corrispondenza anche alle elezioni presidenziali di quest’autunno.
Il leader dell’ALDE, partner del PSD nella coalizione governativa, il senatore Călin Popescu-Tăriceanu, ha precisato quali sono le principali modifiche per quanto riguarda il voto all’estero: Avremo un voto anticipato con una durata di tre giorni: venerdì, sabato e domenica, tutti i seggi resteranno aperti domenica dopo le ore 21.00 fino alle ore 24.00 per tutti coloro che si trovano all’interno dei seggi elettorali e avremo anche il voto per corrispondenza che, in precedenza, non è stato utilizzato alle presidenziali, ma solo alle elezioni politiche”.
La senatrice del PNL, all’opposizione, Laura Scântei, ha sottolineato che le modifiche apportate alle leggi elettorali garantiscono ai cittadini romeni d’oltre confine l’esercitazione del proprio diritto di voto e impediranno in futuro l’organizzazione difettosa del processo di voto all’estero: Il progetto di modifica di più leggi in materia elettorale riguarda misure concrete volte a garantire non solo l’accesso all’esercitazione del diritto fondamentale di voto, ma soprattutto a impedire l’ostruzione amministrativa della sua esercitazione. È molto importante che per tutti i cittadini romeni della diaspora sono state previste possibilità alternative di voto, a cominciare dal voto anticipato per tre giorni e dal voto per corrispondenza”.
D’altra parte, i liberali chiedono all’esecutivo di avviare una campagna di informazione dei romeni all’estero sulle modifiche apportate al Codice elettorale. L’UDMR non ha votato la modifica della legge perché ritiene che non sia normale che il processo di voto continui domenica anche dopo le ore 21:00, nel contesto in cui i romeni all’estero hanno a disposizione tre giorni per votare. Le modifiche legislative adottate dal Senato sono state inoltrate alla Camera dei Deputati, che le sottoporrà, mercoledì, al voto finale, quale istituzione con potere decisionale.