Nuove norme sulla privacy nell’UE
Elaborato dalla Commissione Europea due anni addietro, il regolamento generale per la protezione dei dati personali (GDPR) è entrato in vigore il 25 maggio, assicurando una maggiore protezione della privacy e uniformando le leggi europee esistenti. A tutte le imprese che svolgono attività nell’Unione vengono applicate le stesse norme in materia di tutela dei dati, ovunque avessero la sede. Siccome si tratta di regole più severe, i cittadini potranno avere un maggiore controllo sui propri dati personali. Allo stesso tempo, le imprese beneficieranno di condizioni di concorrenza eque. Il nuovo Regolamento punta sulla trasparenza e sulla responsabilità del trattamento dati, stabilendo delle garanzie specifiche per proteggere in una maniera quanto più efficace la vita privata dei minorenni, soprattutto nell’ambiente online. Inoltre, consolida i diritti garantiti alle persone e introduce nuovi diritti per le persone fisiche.
Corina Cristea, 25.05.2018, 12:31
Elaborato dalla Commissione Europea due anni addietro, il regolamento generale per la protezione dei dati personali (GDPR) è entrato in vigore il 25 maggio, assicurando una maggiore protezione della privacy e uniformando le leggi europee esistenti. A tutte le imprese che svolgono attività nell’Unione vengono applicate le stesse norme in materia di tutela dei dati, ovunque avessero la sede. Siccome si tratta di regole più severe, i cittadini potranno avere un maggiore controllo sui propri dati personali. Allo stesso tempo, le imprese beneficieranno di condizioni di concorrenza eque. Il nuovo Regolamento punta sulla trasparenza e sulla responsabilità del trattamento dati, stabilendo delle garanzie specifiche per proteggere in una maniera quanto più efficace la vita privata dei minorenni, soprattutto nell’ambiente online. Inoltre, consolida i diritti garantiti alle persone e introduce nuovi diritti per le persone fisiche.
Il capo dell’Ufficio Giuridico e Comunicazione dell’Autorità Nazionale di Vigilanza del Trattamento Dati Personali, Alina Savoiu, spiega: Ad esempio, il diritto dell’utente di essere dimenticato in Internet o il diritto alla portabilità dei dati. Ovviamente, il Regolamento è volto a proteggere le persone fisiche, i loro diritti e la loro privacy. In contemporanea, si punta di più sugli obblighi dei responsabili trattamento dati sia nel settore pubblico che in quello privato. Loro sono responsabili per la sicurezza e la confidenzialità dei dati che detengono e devono assicurare i diritti delle persone, a partire dal diritto all’informazione, all’opposizione, all’intervento fino ai nuovi diritti cui facevo riferimento. Il nuovo Regolamento prevede anche la nomina di un responsabile protezione dati. Per le imprese inadempienti sono previste multe fino a 10 milioni di euro o il 2% del fatturato, se si tratta di violazioni nella protezione dei dati, oppure fino a 20 milioni di euro o il 4% del fatturato annuo mondiale, in caso di violazione dei diritti di base riguardanti il trattamento dei dati.