Nuove misure restrittive in Romania
In Romania, da lunedì in stato di emergenza, sono entrate in vigore nuove restrizioni per contrastare e contenere il diffondersi del COVID-19. Il ministro dell’Interno, Marcel Vela, ha annunciato ieri sera che, per ordinanza militare, vengono sospesi i servizi di ristorazione sia all’interno che all’esterno dei ristoranti, bar, alberghi o altri locali. Restano consentiti soli i servizi tipo drive-in, room service o consegna al cliente. Sospese inoltre tutte le attività culturali, scientifiche, artistiche, sportive, religiose, di divertimento, nonchè quelle svolte in sale da gioco, stabilimenti balneari e i servizi alla persona in spazi chiusi.
Roxana Vasile, 18.03.2020, 12:37
In Romania, da lunedì in stato di emergenza, sono entrate in vigore nuove restrizioni per contrastare e contenere il diffondersi del COVID-19. Il ministro dell’Interno, Marcel Vela, ha annunciato ieri sera che, per ordinanza militare, vengono sospesi i servizi di ristorazione sia all’interno che all’esterno dei ristoranti, bar, alberghi o altri locali. Restano consentiti soli i servizi tipo drive-in, room service o consegna al cliente. Sospese inoltre tutte le attività culturali, scientifiche, artistiche, sportive, religiose, di divertimento, nonchè quelle svolte in sale da gioco, stabilimenti balneari e i servizi alla persona in spazi chiusi.
Vietati anche tutti gli eventi all’aperto che prevedono la partecipazione di oltre 100 persone. Gli organizzatori degli eventi all’aperto che prevedono la presenza di 100 persone al massimo dovranno garantire la distanza di sicurezza interpersonale minima di un metro tra i partecipanti, ha precisato il ministro. Inoltre, la Romania sospende per 14 giorni tutti i voli da e verso la Spagna, a partire dal 18 marzo, ore 18.00. Anche i collegamenti aerei verso e dall’Italia, già sospesi fino al 23 marzo, rimarranno sospesi per altri 14 giorni a decorrere da quella data.
In riferimento al trasporto di merci, il ministro dell’Interno, Marcel Vela, ha precisato che tutti i conducenti degli autoveicoli di trasporto merce con capacità massima autorizzata superiore a 3,5 tonnellate hanno l’obbligo, al valico di frontiera, di essere muniti di mezzi individuali di protezione, quali disinfettante, guanti, mascherina e di presentare documenti che attestino i dettagli dell’itinerario fino alla destinazione. I conduttori degli autoveicoli sopramenzionati, in arrivo da zone rosse o gialle, o che le hanno transitate, non sono soggetti alle misure di quarantena o isolamento se, nel momento in cui si presentano alla frontiera, non manifestano sintomi associati al contagio dal coronavirus SARS-CoV-2, ha spiegato il ministro.
In piano sanitario, i medici in tirocinio a medicina d’urgenza, anestesia, terapia intensiva e malattie infettive interrompono gli stage nei reparti in cui erano stati distribuiti a rotazione, per essere inseriti nei turni, compresi i servizi di guardia, dei reparti della propria specializzazione. Gli studenti di medicina, a partire dal quarto anno di studio, nonchè quelli delle scuole postliceali sanitarie, a partire dal secondo anno di studio, saranno reclutati come volontari per attività di appoggio ai servizi di guardia, se la capacità attuale delle strutture sanitarie sarà superata.
Il segretario di stato al Ministero dell’Interno, Raed Arafat, ha presentato altre misure. Sono state allestite 162 tende speciali per il triage, ma anche per snellire il traffico al passaggio dei confini. Simili tende sono state allestite anche davanti a certi ospedali, per separare i flussi. C’è anche gente che si presenta per motivi diversi dalla febbre e dai sintomi respiratori. Allo stesso tempo, il Ministero della Difesa insieme all’Ospedale Ana Aslan di Bucarest avvieranno le misure per allestire l’Ospedale ROL 2 dell’Esercito romeno e un campo di appoggio per la rispettiva struttura. Saranno utilizzati gli spazi dell’Istituto Ana Aslan per preparare un’unità sanitaria destinata particolarmente alla cura delle forme lievi o intermedie, se il numero salirà e se sarà necessario, ha detto Raed Arafat.
In riferimento alle misure di ordine e pubblica sicurezza, le autorità romene hanno deciso che approfittare dell’attuale situazione per commettere un reato sarà una circostanza aggravante.