Nuova sessione parlamentare
Roxana Vasile, 01.02.2016, 17:05
I deputati ed i senatori romeni sono tornati, da
oggi, al lavoro, nella prima sessione parlamentare del 2016 e la penultima del mandato.
Una sessione che si svolgerà all’insegna delle elezioni locali del prossimo
giugno e delle politiche di fine anno. Le dimissioni dello scorso novembre del
governo di coalizione dominato dai socialdemocratici e l’investitura di uno
nuovo, tecnocrate, vengono considerate dagli analisti come un momento di
respiro per i politici, volto a preparare i due incontri con l’elettorato,
sempre più deluso dal comportamento dei suoi rappresentanti. E non sono in
pochi i politici accusati, nei milgiori dei casi di indolenza o rinviati a
giudizio per corruzione oppure accusati di perseguire solo interessi personali,
a sfavore delle comunità che rappresentano. Da questa prospettiva, il
Parlamento di Bucarest avvierà i lavori sotto il segno delle controversie, già
molto vocali, legate all’elezione, in un unico turno, dei sindaci.
A meno di sei mesi dalle elezioni locali, il
Partito Nazionale Liberale insiste sulla modifica della legge elettorale e sul
ritorno al sistema con due turni di scrutinio, nel contesto in cui l’azione
gode del sostegno di un unico, piccolo partito, Il Movimento Popolare. Un
altra legge importante, prioritaria sull’agenda parlamentare e quella della
restituzione di beni immobili per estinguere i debiti generati da crediti bancari, e rinviata dal presidente Klaus
Iohannis al riesame alla fine dello scorso anno. Il partito socialdemocratico
sostiene che l’atto normativo deve sostenere le persone che si trovano in
impossibilità di pagare le rate per l’acquisto di un abitazione, ma senza recare,
d’altra parte, problemi maggiori al sistema bancario. I socialdemocratici
sostengono, allo stesso tempo, l’armonizzazione della legislazione alle
decisioni della Corte Costituzionale e la ripresa dei dibattiti per la modifica
della legge sul Codice Penale e del Codice di Procedura Penale, generate dalle
critiche della Commissione Europeea nei confronti della Romania nell’ultimo
rapporto del Meccanismo di Cooperazione e Verifica.
Solo l’elaborazione di un pacchetto legislativo
coerente invierebbe un segnale consistente a Bruxelles che il Parlamento
sostiene l’attività della giustizia, anche tramite decisioni favorevoli nei
confronti delle richieste dei procuratori anti-corruzione per l’inizio delle
indagini penali contro gli eletti sospettati di corruzione. Una decisione in
questo senso – che sarà data proprio all’inizio di questa sessione
parlamentare- è stata chiesta nei confronti del senatore Gabriel Oprea, ex
vicepremier e ministro dell’Interno, sospettato di abuso d’ufficio con
ottenimento di vantaggi indebiti. Al centro della sessione parlamentare saranno
anche le leggi con impatto sociale, alcune con possibile messaggio elettorale
oppure i dibattiti sui privilegi che gli eletti si sono concessi – aumento
degli stipendi per alcune categorie di funzionari o pensioni speciali per ex ed attuali membri del legislativo o
eletti locali. (traduzione di Octavian Cordos)