Nuova manovra di bilancio in Romania
Il Governo di Bucarest ha dato ieri il via libera alla seconda e ultima manovra di bilancio dell’anno. I soldi coprono le spese obbligatorie, quelle che assicurano il buon funzionamento di tutte le istituzioni dello stato fino alla fine dell’anno, assistenza sociale e stipendi. Sono inoltre stati ridistribuiti dei fondi per i programmi svolti dai gestori di crediti con impatto economico a sostegno della popolazione e delle compagnie. Verranno erogati i finanziamenti per aiuti di stato ai produttori agricoli i cui raccolti, seminati nell’autunno del 2021, sono stati colpiti quest’anno dalla siccità. Non sono stati dimenticati neanche i soldi necessari allo svolgimento dei progetti europei. I fondi più consistenti vanno ai dicasteri delle Finanze, del Lavoro, dell’Agricoltura e dell’Economia. Meno soldi, invece, per l’Energia, gli Interni, la Salute e i Trasporti.
Roxana Vasile, 18.11.2022, 11:17
Il Governo di Bucarest ha dato ieri il via libera alla seconda e ultima manovra di bilancio dell’anno. I soldi coprono le spese obbligatorie, quelle che assicurano il buon funzionamento di tutte le istituzioni dello stato fino alla fine dell’anno, assistenza sociale e stipendi. Sono inoltre stati ridistribuiti dei fondi per i programmi svolti dai gestori di crediti con impatto economico a sostegno della popolazione e delle compagnie. Verranno erogati i finanziamenti per aiuti di stato ai produttori agricoli i cui raccolti, seminati nell’autunno del 2021, sono stati colpiti quest’anno dalla siccità. Non sono stati dimenticati neanche i soldi necessari allo svolgimento dei progetti europei. I fondi più consistenti vanno ai dicasteri delle Finanze, del Lavoro, dell’Agricoltura e dell’Economia. Meno soldi, invece, per l’Energia, gli Interni, la Salute e i Trasporti.
Secondo le previsioni macroeconomiche d’autunno sulle quali si basa la manovra, le entrate alle casse dello stato sono aumentate di 500 milioni di lei (circa 100 milioni di euro), ma lo stesso vale per le spese. Il deficit di bilancio si mantiene a 80,1 miliardi di lei (circa 16 miliardi di euro), in lieve calo come percentuale nel PIL dal 5,84 a 5,74%. Laddove erano necessari fondi supplementari, li abbiamo concessi, mentre laddove non sono stati adempiuti gli impegni assunti dai gestori di crediti tramite certi capitoli di bilancio, abbiamo dovuto ristrutturare le spese. Non è stato tenuto in considerazione il criterio politico, di alcuna maniera, ha dichiarato il ministro delle Finanze, Adrian Câciu.
D’altra parte, il premier Nicolae Ciucă spiega che le istituzioni di valutazione europee indicano che la Romania ha registrato crescita economica anche nel terzo trimestre dell’anno e che non ci sono delle premesse per una recessione economica. Certamente, siamo molto realisti, dipendiamo moltissimo da tutto quanto significa contesto economico e i nostri partner economici. Una parte di questi problemi lederà anche l’economia romena. Perciò, abbiamo bisogno anche d’ora in avanti di misure e decisioni per continuare a sostenere gli investimenti, di prudenza, di equilibrio, ha detto il premier.
Non saranno, però, dimenticati i romeni vulnerabili. In visita nel paese, il premier Ciucă ha annunciato che il Governo stanzierà a queste categorie tra 800 e 900 milioni di euro da fondi europei, per aiutarle a superare bene quest’inverno, ma anche il prossimo. I soldi saranno concessi come sostegno per il pagamento dell’energia, del riscaldamento e delle legna da fuoco.