Nucleare, due nuove unità alla Centrale di Cernavodă
Via libera dalla Camera dei Deputati di Bucarest al voto decisionale sulla legge riguardante l’approvazione dell’Accordo di sostegno tra lo Stato romeno e la Società Nazionale Nuclearelectrica per la costruzione delle unità 3 e 4 della centrale di Cernavodă (sud-est). Nuclearelectrica svolge un ruolo notevolissimo a livello nazionale, fornendo oltre il 18% della produzione totale di energia e il 33% della produzione totale di energia senza emissioni di carbonio in Romania. Viene utilizzata la tecnologia canadese CANDU 6, a base di uranio naturale come combustibile e acqua pesante come moderatore e per raffreddamento.
Leyla Cheamil, 15.03.2023, 11:43
Via libera dalla Camera dei Deputati di Bucarest al voto decisionale sulla legge riguardante l’approvazione dell’Accordo di sostegno tra lo Stato romeno e la Società Nazionale Nuclearelectrica per la costruzione delle unità 3 e 4 della centrale di Cernavodă (sud-est). Nuclearelectrica svolge un ruolo notevolissimo a livello nazionale, fornendo oltre il 18% della produzione totale di energia e il 33% della produzione totale di energia senza emissioni di carbonio in Romania. Viene utilizzata la tecnologia canadese CANDU 6, a base di uranio naturale come combustibile e acqua pesante come moderatore e per raffreddamento.
L’accordo adottato dai deputati romeni è volto a stabilire le modalità effettive di cooperazione tra le parti, gli impegni e gli obblighi dello Stato nel garantire le misure necessarie al finanziamento del progetto, l’implementazione e l’adozione delle misure di supporto, comprese quelle legislative. Secondo i dati pubblicati sul sito di Nuclearelectrica, il progetto delle Unità CANDU 3 e 4 di Cernavodă è incluso nel Progetto di Strategia Energetica della Romania 2019-2030 con prospettiva 2050. Inoltre, è previsto nel Piano Nazionale Integrato nel campo dell’energia e dei cambiamenti climatici, come pilastro dell’indipendenza energetica del paese e del raggiungimento dei target di decarbonizzazione assunti dalla Romania come stato membro dell’Unione Europea.
L’adozione della legge è stata salutata dal ministro dell’Energia, Virgil Popescu, il quale ha sottolineato che l’unità 3 entrerà in funzione alla fine del 2030, mentre l’unità 4 nel 2031. L’applicazione della legge garantirà l’indipendenza e la sicurezza energetica della Romania, ha sottolineato Virgil Popescu. Grazie all’attuazione del progetto, il contributo del nucleare alla produzione totale di energia nazionale sarà del 36% e del 66% nella produzione di energia senza emissioni di carbonio, parallelamente allo sviluppo della catena interna di approvvigionamento di altre industrie collaterali.
L’energia nucleare, efficiente, sicura, pulita renderà la Romania un esempio regionale, ma anche globale, tramite vari partenariati di supporto associati ai grossi progetti di investimenti, ha sottolineato il direttore generale di Nuclearelectrica, Cosmin Ghiţă. Ai sensi della nuova strategia, l’intento dello stato romeno e della Società Nazionale Nuclearelectrica è quello di attuare questo progetto nell’ambito di un consorzio euro-atlantico in base all’Accordo tra il Governo di Romania e quello degli Stati Uniti d’America sulla cooperazione in materia di progetti di energia nucleare di Cernavodă e di energia civile in Romania, siglato a ottobre 2020 a Washington. Gli USA hanno espresso l’interesse a finanziare con 7 miliardi di dollari progetti energetici romeni, il nucleare compreso.