Nessuna persona condannata nelle cariche pubbliche
In Romania, nessuna persona condannata per qualsiasi reato si potrà più candidare alle elezioni amministrative e politiche. Lo hanno deciso ieri i deputati di Bucarest, che hanno dato il via libera a due disegni di legge come camera decisionale. Non potranno essere elette nelle cariche di consigliere locale, consigliere provinciale, sindaco o presidente del consiglio provinciale, senatore o deputato le persone che, alla data della presentazione della candidatura, erano condannate in via definitiva a pene privative della libertà per reati dolosi, qualora non fossero intervenute la riabilitazione, l’amnistia dopo la condanna o la depenalizzazione.
Mihai Pelin, 12.10.2022, 13:31
In Romania, nessuna persona condannata per qualsiasi reato si potrà più candidare alle elezioni amministrative e politiche. Lo hanno deciso ieri i deputati di Bucarest, che hanno dato il via libera a due disegni di legge come camera decisionale. Non potranno essere elette nelle cariche di consigliere locale, consigliere provinciale, sindaco o presidente del consiglio provinciale, senatore o deputato le persone che, alla data della presentazione della candidatura, erano condannate in via definitiva a pene privative della libertà per reati dolosi, qualora non fossero intervenute la riabilitazione, l’amnistia dopo la condanna o la depenalizzazione.
Il primo ddl adottato porta un emendamento chiave alla legge inoltrata dal deputato Cătălin Teniță di REPER (formato dall’ex leader USR, Dacian Cioloș), che prevedeva inizialmente il divieto della partecipazione alle elezioni per le persone condannate per reati contro i minori (stupro, pornografia, traffico, lesione personale grave ecc.). Siamo partiti da una legge volta a proteggere i bambini, nelle condizioni in cui il numero delle condanne indica che, in Romania, almeno un bambino su cinque, rischia di diventare vittima di un abuso sessuale fino all’età di 18 anni – stupro, pornografia, traffico, lesione personale grave e così via. Il fatto che, insieme ai colleghi deputati, abbiamo esteso e adottato questa legge che interessa tutti i delinquenti, mi dice che, sì, la Romania sta cercando di curarsi, aggiunge Cătălin Teniță, che ha inoltrato il ddl iniziale insieme a Diana Stoica, deputata dell’USR (all’opposizione).
L’adozione della normativa è una vittoria per i bambini di Romania, spiega, a sua volta, Diana Stoica. Questo ddl ha preso lo spunto iniziale dal desiderio di proteggere i bambini, poichè abbiamo visto tutti come, lo scorso anno, un sindaco che aveva avuto rapporti sessuali con una ragazza 13enne, per tre anni, è stato rieletto in un incarico. Cosicchè, in mancanza di questa legge, simili persone potranno ricoprire cariche pubbliche e tenere le redini delle comunità o, peggio, del paese, ha detto la deputata.
Da questa legge erano stati esclusi i parlamentari, reinseriti, nello stesso giorno, in un altro ddl, iniziato da più deputati e senatori del PNL (al governo). Cosicchè non si potranno candidare alle elezioni politiche le persone condannate in via definitiva alla data della presentazione delle candidature. La corruzione ha portato a livelli estremamente bassi la fiducia dei romeni nelle istituzioni dello Stato, indebolito e impoverito dallo stesso fenomeno, dichiarava la deputata liberale Raluca Turcan, uno degli iniziatori della legge.
Non è mai troppo tardi. La corruzione impoverisce. La corruzione spinge i giovani e la gente meritevole a lasciare questo paese. La corruzione delude la gente onesta e integra di tutto ciò che significa decisione in Romania. Oggi è stato compiuto un grande passo in avanti, affinchè nelle istituzioni-chiave possa accedere gente integra, ha dichiarato Raluca Turcan. Le due leggi arriveranno al presidente Klaus Iohannis per essere promulgate.