Nessun accordo sulla Brexit
L’Unione Europea e la Gran Bretagna stanno ancora cercando un compromesso che renda possibile l’accordo sulla Brexit. Dopo una seduta maratona a Bruxelles, i leader europei e la premier Theresa May non hanno raggiunto il necessario e lungamente atteso accordo. I britannici hanno portato nuove proposte, mentre gli europei hanno ammonito ripetutamente che l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione in mancanza di un accordo sarebbe svantaggiosa per Londra. Una delle opzioni per sbloccare la situazione potrebbe essere una proroga della transizione fino alla fine del 2021, prima dell’uscita definitiva del Regno Unito dall’UE.
Florentin Căpitănescu, 18.10.2018, 12:10
La corrispondente di Radio Romania a Bruxelles, Amalia Bojescu, porta maggiori dettagli. Prima dell’incontro, la premier Theresa May dichiarava che le due squadra hanno lavorato intensamente per raggiungere un’intesa sull’accordo e sui futuri rapporti tra l’UE e la Gran Bretagna. Da parte sua, il capo negoziatore UE per la Brexit, Michel Barnier, ha spiegato che ci vuole del tempo per raggiungere un accordo benefico per entrambe le parti, e ha rivolto un appello a pazienza nei negoziati.
Anche se ci sono più capitoli delicati da negoziare, come il commercio o la libera circolazione, il più scottante riguarda il confine irlandese, fatto confermato anche alla riunione di Bruxelles. La Romania è stata rappresentata dal presidente Klaus Iohannis, il quale ha ribadito il sostegno di Bucarest ad un ritiro sistemato e prevedibile del Regno Unito. Il capo dello stato ha sottolineato che Bucarest auspica un accordo quanto più ampio sui rapporti futuri e l’individuazione di nuove modalità di collaborazione tra le parti, soprattutto in materia di sicurezza, difesa e politica estera.
Agli interessi diretti della Romania nel dossier Brexit ha fatto riferimento questa settimana anche il ministro con delega agli Affari europei, Victor Negrescu, nel corso di una riunione a Lussemburgo. Bucarest ritiene che un ritiro sistemato e prevedibile del Regno Unito sia in grado di garantire il rispetto dei diritti dei cittadini europei nel dopo Brexit, compresi quelli dei romeni che vivono, lavorano o studiano in Gran Bretagna. Victor Negrescu ha aggiunto che, durante il suo semestre di presidenza comunitaria che partirà dal 1 gennaio prossimo, la Romania collaborerà da vicino con tutte le strutture europee e con gli stati membri per assicurare il quadro istituzionale necessario al ritiro della Gran Bretagna.