NATO Steadfast Defender 21: intervista al tenente colonnello Grant Kelly, portavoce del JFC Napoli
Circa 4.000 militari e oltre 600 mezzi tecnici provenienti da 12 Paesi della NATO partecipano in questi giorni in Romania al Noble Jump 2021, la fase di rapido intervento dell’Esercitazione Steadfast Defender 21, che si svolge in più di 20 stati alleati o partner. Noble Jump ha preso il via il 19 maggio quando, secondo lo scenario dell’esercitazione, la NATO ha allertato le Forze congiunte ad altissimo livello di reazione(Very High Readiness Joint Task Force – VJTF), per essere trasferite dalla Turchia in Romania, transitando la Bulgaria, come riferisce il Ministero della Difesa romeno. Pianificato dal Quartier Generale Supremo delle Potenze Alleate in Europa (SHAPE), Noble Jump è guidato dall’Allied Joint Force Command di Napoli, il cui portavoce, tenente colonnello Grant Kelly, ha presentato a Radio Romania l’Esercitazione Steadfast Defender 21, volta a testare la prontezza e la mobilità militare della NATO, su terra e mare, dal Nord America alla regione del Mar Nero.
Iuliana Sima Anghel, 26.05.2021, 09:48
Circa 4.000 militari e oltre 600 mezzi tecnici provenienti da 12 Paesi della NATO partecipano in questi giorni in Romania al Noble Jump 2021, la fase di rapido intervento dell’Esercitazione Steadfast Defender 21, che si svolge in più di 20 stati alleati o partner. Noble Jump ha preso il via il 19 maggio quando, secondo lo scenario dell’esercitazione, la NATO ha allertato le Forze congiunte ad altissimo livello di reazione(Very High Readiness Joint Task Force – VJTF), per essere trasferite dalla Turchia in Romania, transitando la Bulgaria, come riferisce il Ministero della Difesa romeno. Pianificato dal Quartier Generale Supremo delle Potenze Alleate in Europa (SHAPE), Noble Jump è guidato dall’Allied Joint Force Command di Napoli, il cui portavoce, tenente colonnello Grant Kelly, ha presentato a Radio Romania l’Esercitazione Steadfast Defender 21, volta a testare la prontezza e la mobilità militare della NATO, su terra e mare, dal Nord America alla regione del Mar Nero.
La più ampia esercitazione militare dell’Alleanza dal 2018 ad oggi include un’operazione marittima al largo delle coste del Portogallo, guidata dal Joint Force Command Norfolk (USA),una fase logistica in Germania, coordinata dal Joint Support and Enabling Command con sede a Ulm, e il dispiegamento della VJTF sul territorio della Romania, avendo come destinazione il Centro Nazionale di Addestramento Congiunto Getica di Cincu, al centro del Paese.Il portavoce del JFC di Napoli, tenente colonnello Grant Kelly, riassume le tre fasi.
La prima riguarda il rinforzo della componente marittima e dell’attraversamento dell’Atlantico, per assicurarci che i nostri alleati del Nord America possano raggiungere la terraferma europea. La seconda fase – un’esercitazione pianificata dai nostri colleghi di Ulm, in Germania, è stata incentrata sul trasferimento di quegli asset e forze militari all’interno del continente europeo, quindi sulla mobilità militare. E quello che vediamo nella terza fase è il dislocamento molto rapido delle Forze congiunte ad altissimo livello di reazione in un certo posto, per dissuadere qualsiasi altra aggressione o escalation di una certa situazione. Quindi, l’esercitazione in sè comprende tre capacità strategiche. La sicurezza dell’Atlantico permette ai nostri alleati europei, ai nostri alleati del Nord America di attraversarlo. Si tratta di un’esercitazione marittima molto importante, con la partecipazione della HMS Queen Elizabeth e i suoi velivoli F35, e con il coinvolgimento di una notevole componente marittima. Quello che vediamo poi all’interno degli elementi di rinforzo dell’esercitazione in Germania è la capacità di spostare velocemente le truppe ovunque siano necessarie. Quindi, si è lavorato in uno scenario piuttosto fittizio ma realistico. Per quanto riguarda la VJTF, il suo ruolo è quello di permetterci, come forza di rapido intervento della NATO, di raggiungere un certo posto per ridurre le tensioni e, praticamente, attenuare la situazione attraverso la deterrenza e, se necessario, la nostra presenza e il nostro profilo, spiega il tenente colonnello Grant Kelly.
Nell’ambito dell’Esercitazione Noble Jump 2021, il Comando Multinazionale della Divisione Sud-Est (Headquarters Multinational Division South-East – HQ MND-SE) facilita il dispiegamento, sul territorio romeno, della componente terrestre della VJTF. In questo contesto, sei convogli militari provenienti dalla Turchia sono arrivati la scorsa settimana in Romania, attraverso il valico di frontiera di Giurgiu, dopo il transito della Bulgaria. Il tenente colonnello Grant Kelly ha evidenziato l’importanza del Comando Multinazionale della Divisione Sud-Est, con sede in Romania.
Si tratta di una componente essenziale per assicurare il passaggio sicuro della forza congiunta, la location e, ovviamente, degli amici turchi e dei 4.000 soldati che arrivano come VJTF. Quando si riuniscono, loro devono interagire, addestrarsi insieme, e il ruolo del Comando Multinazionale della Divisione Sud-Est è quello di facilitare questa interazione. E’ proprio quello che vediamo nell’esercitazione Noble Jump e nella sua organizzazione, puntualizza il nostro ospite.
Un’esercitazione organizzata in sicurezza, nonostante la complessità generata dalla pandemia. Il Covid è da tempo con noi, però noi, come NATO, abbiamo preso misure precauzionali significative. L’intero processo è diventato più complesso, ma, in realtà, non vale la pena fare un’esercitazione che non sia complessa. Quindi, abbiamo dimostrato la nostra capacità di entrare nel Paese, abbiamo dimostrato la nostra capacità di farlo in sicurezza, e non è solo qui in Romania, ma anche nel lavoro con i nostri alleati in Portogallo e Germania. Quindi, il Covid ha reso le cose più complesse, ma stiamo intraprendendo delle misure significative per garantire la protezione delle forze, ha concluso il portavoce dell’Allied Joint Force Command di Napoli, tenente colonnello Grant Kelly, l’intervista rilasciata a Radio Romania.