NATO, scenari pronti
Il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan, afferma che la NATO è preparata con gli scenari militari per qualsiasi situazione di sicurezza che possa intaccare i paesi membri.

Bogdan Matei, 11.03.2025, 11:54
Secondo una famosa barzelletta, la NATO fu creata qualche anno dopo la sconfitta del nazismo, per tenere gli americani dentro, i sovietici fuori e i tedeschi sotto. Tre quarti di secolo dopo, la formula è diventata incerta. La Russia post-sovietica ha riacquistato la sua aggressività e il suo appetito territoriale. Gli Stati Uniti, sotto la nuova amministrazione repubblicana guidata dal presidente Donald Trump, sembrano sempre meno interessati a garantire la sicurezza di un’Europa che rimproverano di non investire abbastanza nella propria difesa. Questi sviluppi creano ansia soprattutto sul fianco orientale dell’Alleanza Nord Atlantica, nei paesi che confinano direttamente con la Russia o con l’Ucraina invasa dalle truppe di Mosca.
E’ anche il caso della Romania, che condivide quasi 650 chilometri di confine con l’Ucraina. In un messaggio volutamente rassicurante ai suoi compatrioti, il capo ad interim dello stato romeno, Ilie Bolojan, ha affermato che la NATO ha predisposto scenari militari per qualsiasi situazione di sicurezza che possa intaccare i paesi membri, compresi quelli sul fianco orientale. “Ci sono, diciamo, questi piani strategici, ideati dalla NATO, anche dall’Esercito Romeno”, ha detto. Bolojan ha ricordato che la Francia è designata come nazione quadro per la difesa della Romania e ha truppe sul territorio del nostro paese.
“La questione che si pone è un aumento del contributo dei paesi europei all’attuale sistemazione di sicurezza, il che significa che non cambierà molto, oppure, nella seconda ipotesi, l’assunzione di ulteriori responsabilità da parte dei paesi europei, non solo di quelli dell’Unione Europea”, afferma il presidente ad interim. Riconosce però che „l’Europa, per assicurare la propria difesa, non può farcela senza gli Stati Uniti d’America”.
Le dichiarazioni di Ilie Bolojan arrivano dopo che fonti della NATO, citate dal corrispondente di Radio Romania a Bruxelles, hanno affermato che gli Stati Uniti potrebbero ritirare già quest’anno parte dei loro militari dispiegati in Europa. La mossa, aggiungono le stesse fonti, non avrebbe lo scopo di mettere in forse l’Alleanza in sé, ma costituirebbe una spinta per gli europei a farsi carico di una parte maggiore degli sforzi di deterrenza e difesa.
Attualmente Washington ha circa 160.000 militari dispiegati al di fuori degli Stati Uniti, la maggior parte dei quali, circa 35.000, in Germania. Secondo quanto riportato dai media, anche a causa delle incertezze create dall’amministrazione Trump, i grandi gruppi del Parlamento Europeo stanno preparando un documento in cui chiederanno all’Unione di promuovere la creazione di un pilastro europeo all’interno della NATO, che agisca in modo autonomo, ogniqualvolta sia necessario. Ciò potrebbe includere il Regno Unito, la Turchia, la Norvegia e l’Islanda, stati che non fanno parte dell’Unione Europea, ma sono membri della NATO.