NATO: Romania per rafforzamento fianco est
Al vertice della NATO che si terrà a Newport, in Galles, la Romania sarà rappresentata dal presidente Traian Basescu e dai ministri della Difesa, Mircea Dusa, e degli Esteri, Titus Corlatean.
Valentin Țigău, 04.09.2014, 11:18
Al vertice della NATO che si terrà a Newport, in Galles, la Romania sarà rappresentata dal presidente Traian Basescu e dai ministri della Difesa, Mircea Dusa, e degli Esteri, Titus Corlatean.
Alla vigilia del vertice dell’Alleanza, a Bucarest il Consiglio Supremo di Difesa ha autorizzato la presenza di aerei di combattimento del sistema integrato difensivo della NATO sul territorio della Romania, per azioni di polizia aerea insieme a quelli romeni.
Inoltre, nel nostro Paese potranno essere dispiegati 200 militari, piloti, tecnici e personale adetto alla manutenzione delle navi.
Il presidente Traian Basescu ha dichiarato che la Romania potrà assumersi il programma dell’Alleanza riguardante la difesa cibernetica dell’Ucraina e che solleciterà a Newport il rinforzo del fianco orientale della NATO, oltre a quello del nord-est. Ciò significa l’inserimento della Romania nei sistemi permanenti di allerta di capacità di reazione.
Inoltre, la Romania solleciterà una maggiore interoperatività tra le forze armate romene e quelle di altri stati membri della NATO. Il presidente ha spiegato che si tratta di tutte le forze, soprattutto navali, dal momento che nel Mar Nero sono quelle russe che preoccupano la Romania.
Un altro obiettivo della Romania al vertice riguarda l’inserimento della confinante Moldova tra i beneficiari dell’iniziativa finalizzata a consolidare le capacità di difesa. D’altronde, a Newport, oltre al presidente ucraino, Petro Poroshenko, è presente in prima, come ospite, anche il ministro della Difesa moldavo, Valeriu Troenco.
Co-presiedendo nei giorni scorsi la riunione del Gruppo per l’Azione Europea della Moldova, lanciato su iniziativa di Romania e Francia per promuovere il percorso europeo di questo Paese, il capo della diplomazia di Bucarest, Titus Corlatean, ha rivolto agli stati membri dell’UE l’appello di monitorare e analizzare, insieme alle istituzioni comunitarie, l’impatto delle evoluzioni regionali sulla Moldova.