NATO: Romania ospiterà centri di comando
La Romania si annovera tra i Paesi dell’est europeo che ospiterà centri di comando, controllati da ufficiali locali e delle forze NATO, costituiti dall’Alleanza Nord-Atlantica per contrastare le azioni sempre più aggressive della Russia in Ucraina.
Mihai Pelin, 06.02.2015, 12:43
La Romania si annovera tra i Paesi dell’est europeo che ospiterà centri di comando, controllati da ufficiali locali e delle forze NATO, costituiti dall’Alleanza Nord-Atlantica per contrastare le azioni sempre più aggressive della Russia in Ucraina.
La decisione presa a Bruxelles dai ministri della Difesa dei Paesi dell’Alleanza prevede che simili centri saranno insediati anche in Polonia, Bulgaria, Estonia, Lettonia e Lituania.
Tramite queste strutture multinazionali di comando e controllo, la NATO vuole assicurare una presenza importante sul territorio degli alleati orientali. Il finanziamento spetterà sia all’Alelanza, che agli stati membri.
Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha definito la misura come il più grande rafforzamento della difesa collettiva dalla fine della Guerra Fredda ad oggi. Stoltenberg ha salutato la volontà della Romania di appoggiare il dispiegamento dei due quartier generali di divisione multinazionali.
“La Romania si annovera tra i sei stati che avranno unità di comando e controllo, che cominceranno ad agire subito. E’ questo anche il caso della Romania, ci saranno elementi-chiave di coordinamento tra gli stati stati nazionali e quelli della NATO. Nei sei stati della NATO del fianco est saranno dispiegati 5.000 militari”, ha sottolineato il segretario generale dell’Alleanza.
La decisione è stata salutata anche dal presidente romeno Klaus Iohannis, il quale ha dichiarato che il Paese è deciso ad avviare tutte le azioni necessarie per la creazione delle due strutture militari. L’allestimento dei due centri in Romania sarà avviato quest’anno, per diventare disponibili per l’Alleanza dal 2016. Nei centri saranno presenti ufficiali sia romeni che di altri stati della NATO.
L’importanza delle decisioni prese a Bruxelles è stata salutata anche dal ministro della Difesa romeno, Mircea Dusa. “Dopo l’ingresso nella NATO nel 2004, le misure approvate per la Romania sono molto importanti. Si tratta di misure che possiamo chiamare storiche, riguardanti il rinforzo del fianco est della NATO e dell’UE, e soprattutto del fianco sud-orientale”, ha detto il ministro.
Nei sei stati del fianco est della NATO saranno dispiegati 5.000 militari, e la capacità di intervento sarà di 48 ore al massimo. La Gran Bretagna, che ha il comando della forza di rapido intervento della NATO nell’Europa centro-orientale, invierà truppe in Romania e Polonia. I britannici invieranno 1.000 militari e 4 caccia Typhoon. La Romania già ospita due basi romeno-americane, a Mihail Kogalniceanu e Deveselu, dove sono dispiegati 500 militari americani.