NATO: incontro Corlatean – Stoltenberg a Bruxelles
Incontro a Buxelles tra il capo della diplomazia romena, Titus Corlatean, e il nuovo segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, dominato dai temi attuali nei rapporti internazionali e dal modo in cui verranno applicate le decisioni prese al recente vertice dell’Alleanza svoltosi in Galles.
Corina Cristea, 22.10.2014, 13:12
Salutando le misure adottate dalla NATO per riassicurare gli alleati dell’est, la Romania compresa, alla luce della crisi ucraina, Titus Corlatean ha sottolineato che Bucarest recherà un contributo attivo al delineamento della reazione a lungo termine dell’Alleanza nord-atlantica nei confronti della situazione di sicurezza nel Mar Nero.
“Abbiamo discusso, innanzitutto, i passi da avviare all’interno dell’Alleanza per applicare le decisioni politiche prese al vertice della NATO svoltosi a settembre in Galles. E ovviamente abbiamo concordato che le decisioni devono diventare operative secondo quanto deciso soprattutto in riferimento alla Romania. Si tratta di importanti elementi di comando e controllo sul territorio del nostro Paese, dei progressi nell’insediamento di una forza di rapido intervento e, ovviamente, delle esercitazioni militari congiunte. Riassicurare gli alleati dell’est, la Romania compresa, rientra nell’applicazione delle misure decise al vertice della NATO”, ha spiegato il ministro, in un’intervista a Radio Romania.
Il capo della diplomazia di Bucarest ha sottolineato l’importanza fondamentale della relazione transatlantica e ha precisato che la Romania, membro della NATO dal 2004, è un alleato che sostiene costantemente i rapporti con gli Stati Uniti e il Canada.
Allo stesso tempo, il ministro romeno si è pronunciato per un rafforzamento notevole della cooperazione tra l’Alleanza e i suoi partner orientali, soprattutto Georgia, Ucraina e Moldova, e ha ribadito il costante appoggio di Bucarest alla politica delle porte aperte della NATO.
“Abbiamo discusso delle relazioni con i partner dell’Alleanza, estremamente importanti, della nostra cooperazione, avvalendoci delle decisioni adottate al vertice, con la Georgia, con l’Ucraina, soprattutto nell’attuale contesto di sicurezza regionale, e con la Moldova. E ho sottolineato la posizione politica molto chiara della Romania, la quale sostiene che il prossimo vertice dell’Alleanza, quello del 2016, sia un vertice dell’allargamento”, ha aggiunto il ministro romeno.
I colloqui hanno interessato anche lo scudo antimissile della NATO in Europa, dal momento che alcuni elementi saranno collocati a Deveselu, nel sud della Romania. Concepito per individuare e distruggere al volo i missili balistici, lo scudo ha un ruolo difensivo, però continua ad essere guardato con sospetti dalla Russia.