NATO – dal Mar Nero alla difesa cibernetica
La sicurezza euroatlantica è stata analizzata, questa settimana, a Bruxelles, dai ministri della Difesa della NATO, la Romania inclusa. È stato il primo incontro a questo livello, presieduto dal segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg, dopo il vertice svoltosi a luglio, a Varsavia. Si è discusso, tra l’altro, della suddivisione equa delle responsabilità tra gli alleati. È tornata in attualità anche la difesa europea, la NATO essendo preoccupata perché la Russia mette in pericolo i provvedimenti e gli impegni internazionali assunti nell’ambito del Trattato delle forze nucleari intermedie, promuovendo, in ugual misura, una guerra ibrida che include anche attacchi informatici e cibernetici.
Roxana Vasile, 05.10.2018, 11:50
La sicurezza euroatlantica è stata analizzata, questa settimana, a Bruxelles, dai ministri della Difesa della NATO, la Romania inclusa. È stato il primo incontro a questo livello, presieduto dal segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg, dopo il vertice svoltosi a luglio, a Varsavia. Si è discusso, tra l’altro, della suddivisione equa delle responsabilità tra gli alleati. È tornata in attualità anche la difesa europea, la NATO essendo preoccupata perché la Russia mette in pericolo i provvedimenti e gli impegni internazionali assunti nell’ambito del Trattato delle forze nucleari intermedie, promuovendo, in ugual misura, una guerra ibrida che include anche attacchi informatici e cibernetici.
Un tema a parte è stato il “Mar Nero” e il ministro romeno, Mihai Fifor, ne è stato palesemente soddisfatto: “Consideriamo che, al momento, siamo il principale fornitore di sicurezza in questa zona così complicata. Si è discusso anche dei rapporti transatlantici, una questione che preoccupa particolarmente l’Alleanza, nel senso che si cerca tuttavia di evitare le duplicazioni tra NATO e UE, sullo sfondo del posizionamento della Francia o della Germania nell’UE e sullo sfondo del concetto di cui si parla sempre di più, quello di un’Europa della difesa, tanto più che a cominciare dal gennaio 2019 la Romania assumerà la presidenza dell’Unione e, di conseguenza, ci sono grandi aspettative per quanto ci riguarda.”
Dai colloqui dei ministri della Difesa, a Bruxelles, non è mancato l’argomento dell’adesione della Georgia all’Alleanza. Nuovamente, Mihai Fifor: “Sono sempre stato sostenitore della Georgia e manteniamo questa posizione. Vi ricordo che presso l’Ambasciata di Romania in Georgia ha funzionato un centro di contatto NATO qualche tempo fa. Sebbene la Georgia non sia uno stato membro della NATO, stanzia il 2% del PIL alla difesa. La Georgia è, forse, il terzo o quarto contribuente dal punto di vista delle truppe mandate in Afghanistan, quindi adempie perfettamente agli obblighi che si è assunta nei confronti dell’Alleanza Nord-Atlantica, per cui la sua posizione è ottima.”
Per il ministro Mihai Fifor, la riunione NATO è stata un’occasione in più per svolgere colloqui anche con il segretario della Difesa americano, James Mattis, il quale ha dichiarato nuovamente il suo sostegno alla creazione di un Comando alleato dell’esercito sul territorio della Romania e al rendere operativa con distaccamenti la Brigata NATO di Craiova. Non in ultimo, al Quartiere Generale NATO di Bruxelles, i ministri della Difesa hanno parlato anche della maggiore esercitazione militare dell’Alleanza in Norvegia, nel periodo 25 ottobre – 7 novembre, in cui sarà simulata la risposta collettiva della NATO nell’eventualità di un attacco armato contro un Paese alleato. All’esercitazione parteciperanno circa 45.000 militari di 31 Paesi alleati e partner, 150 aerei da combattimento, 60 navi e 10.000 autoblindo. L’esercitazione, difensiva, fa parte di un tradizionale gioco militare, che raddoppia le dichiarazioni ufficiali e si svolge in un periodo di tensioni in aumento con la Russia.