NATO: 10 anni da ingresso Romania
Anniversario triste per il decimo anniversario dell’ingresso della Romania nella NATO: il sottufficiale Claudiu Constantin Vulpoiu è morto e altri cinque connazionali sono rimasti feriti nello scoppio di un ordigno artigianale in Afghanistan. I militari erano in una missione di pattugliamento congiunta con le forze di sicurezza afghane sull’autostrada che collega Kabul e Kandahar.
România Internațional, 31.03.2014, 12:44
In dieci anni di membership NATO, 40.000 militari romeni hanno partecipato a missioni internazionali, di cui oltre 24.000 in Afghanistan, dove in 12 anni oltre 23 sono morti. L’apice della presenza in questo Paese è stato raggiunto nel 2011, quando nella missione ISAF erano impegnati 2.000 romeni.
Attualmente, in Afghanistan sono ancora dispiegati circa 1.050 militari romeni che, insieme alle altre truppe straniere, si ritireranno entro fine anno. Apprezzata in ugual misura dagli alleati della NATO e dalle autorità di Kabul, la presenza militare romena in questo Paese sarà completata, dopo il 2014, da un importante contributo alla sua ricostruzione. 200 militari romeni rimarranno per addestrare l’esercito afghano.
Intanto, lungo questi anni, circa 10.000 militari romeni sono stati mobilitati per il mantenimento della pace in Iraq, e diverse centinaia in missioni in Bosnia-Erzegovina e Kosovo.
Il giorno in cui la Romania è entrata a far parte della NATO è diventato un momento di riferimento nella storia nazionale, in quanto ha significato il raggiungimento di un nuovo livello di stabilità e sicurazza. Lo ha sottolineato il premier romeno Victor Ponta, nel messaggio dedicato al decimo anniversario di membership NATO del Paese.
Victor Ponta ha aggiunto che i dieci anni di appartenenza all’Alleanza hanno dimostrato che la decisione è stata fondamentale e giusta, fatto rafforzato anche dall’attuale contesto internazionale complesso.
Il primo ministro ha sottolineato inoltre che la capacità della Romania di essere un partner valido e forte per l’area euroatlantica ha spianato la sua strada verso l’ingresso nell’UE e verso un clima positivo per lo sviluppo della società nel suo insieme.
Nel suo messaggio, il premier romeno ha espresso la gratitudine agli alleati per l’appoggio concesso lungo i dieci anni, ma anche per l’apertura verso il parteneriato con la confinante Moldova (ex sovietica, a maggioranza romenofona).
Nei giorni scorsi, il capo dello stato Traian Basescu ha dichiarato che, alla luce degli sviluppi nella regione, l’esercito romeno deve porsi come nuovo obiettivo una notevole crescita della capacità di reazione.
Gli analisti spiegano che il decimo anniversario di membership NATO trova la Romania al confine del conflitto russo-ucraino, che minaccia la sicurezza e la stabilità della regione, ma anche come Paese di accoglienza di elementi dello scudo antimissile americano, che saranno installati a Deveselu (sud).