Muro di Berlino: 25 anni dal crollo
Il 9 novembre del 1989, migliaia di abitanti della Germania Est hanno potuto abbracciare i loro amici o parenti nella Germania Ovest, dall’altra parte del Muro di Berlino, senza che i soldati del regime comunista intervenissero. A breve tempo, il muro costruito nel 1961 è stato abbattutto interamente, diventando simbolo del crollo dei regimi comunisti nell’Europa dell’Est, compreso quello in Romania.
Valentin Țigău, 10.11.2014, 14:23
Il 9 novembre del 1989, migliaia di abitanti della Germania Est hanno potuto abbracciare i loro amici o parenti nella Germania Ovest, dall’altra parte del Muro di Berlino, senza che i soldati del regime comunista intervenissero. A breve tempo, il muro costruito nel 1961 è stato abbattutto interamente, diventando simbolo del crollo dei regimi comunisti nell’Europa dell’Est, compreso quello in Romania.
In occasione del 25esimo del crollo del muro è stato recato, ieri, a Berlino, un omaggio a Mikchail Gorbaciov, uno di quelli cui si deve questa svolta storica. Le celebrazioni si sono svolte principalmente alla Porta di Brandeburgo, luogo simbolico per l’unificazione della Germania, avvenuta a 11 mesi dal crollo del muro. Il muro fece da sfondo all’appello del presidente Usa Ronald Reagan del 1987, che invitò Gorbaciov a tirarlo giù e a contribuire al sollevamento della Cortina di Ferro, che separava due sistemi politici diametralmente opposti.
Dopo tutti gli sforzi di allora, afferma l’attuale presidente americano, Barack Obama, la ragione è trionfata e trionferà sempre, anche se più tardi. Nessun muro, afferma Obama, si può opporre alle aspirazioni di giustizia, libertà e pace nel cuore di ciascun essere umano. Nel discorso per il 25esimo del crollo del muro, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha affermato che è importante che pensiamo a tutti coloro che cercarono di fuggire dalla Germania Est e ha recato un omaggio alle vittime della divisione della Germania, ricordando che molte persone hanno sofferto affinchè il muro crollasse. Nel suo discorso, la cancelliera ha trasmesso un messaggio di speranza alla gente in Ucraina, Siria, Iraq e di tutte le regioni del mondo in cui la libertà e i diritti umani sono minacciati o violati. “Un messaggio di fiducia nel fatto che altri muri possono essere demoliti: i muri delle dittature, i muri della violenza, i muri dellideologia, e i muri dellinimicizia”, ha detto la Merkel.
Dal canto suo, l’ex leader sovietico Mikhail Gorbaciov (83enne) ha messo in guardia il mondo che sarebbe “sull’orlo di una nuova guerra fredda”. Gorbaciov ha ammonito che, nel contesto della cessazione del dialogo tra le potenze del mondo, i sanguinosi conflitti in Europa e nel Medio Oriente destano una grande preoccupazione, rendendo possibile il calo di una nuova Cortina di Ferro.
(traduzione di Adina Vasile)