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Mozione contro il ministro delle Finanze

I senatori romeni hanno adottato, con una differenza di tre voti, la mozione semplice inoltrata dal Partito Socialdemocratico contro il ministro delle Finanze, il liberale Florin Cîţu. Contro la mozione hanno votato il PNL, lUSR, lUDMR e i senatori non affiliati, mentre a favore della mozione si sono pronunciati i senatori PSD. I promotori della mozione hanno rimproverato al ministro che in seguito alle sue dichiarazioni azzardate fatte allinizio del mandato, la moneta nazionale si è deprezzata in rapporto alleuro e al dollaro americano, il che ha portato a rincari e a rate più alte per i romeni.

Mozione contro il ministro delle Finanze
Mozione contro il ministro delle Finanze

, 10.12.2019, 13:45

I senatori romeni hanno adottato, con una differenza di tre voti, la mozione semplice inoltrata dal Partito Socialdemocratico contro il ministro delle Finanze, il liberale Florin Cîţu. Contro la mozione hanno votato il PNL, lUSR, lUDMR e i senatori non affiliati, mentre a favore della mozione si sono pronunciati i senatori PSD. I promotori della mozione hanno rimproverato al ministro che in seguito alle sue dichiarazioni azzardate fatte allinizio del mandato, la moneta nazionale si è deprezzata in rapporto alleuro e al dollaro americano, il che ha portato a rincari e a rate più alte per i romeni.



Florin Cîţu sostiene che liniziativa dei socialdemocratici, al potere fino allo scorso ottobre, sia politico e che rassegnerà le dimissioni solo se glielo chiederà il PNL. Egli ha aggiunto che lex ministro socialdemocratico, Eugen Teodorovici, sapeva già dallinizio dellanno che il deficit di bilancio sarebbe aumentato al 4% in assenza di misure supplementari. “La mozione non ha niente a che fare con me, è unazione politica tramite cui si cerca di nascondere la situazione economica reale della Romania. I firmatari della mozione avrebbero voluto, ovviamente, che io non dicessi nulla sul disastro che ho trovato al Ministero elle Finanze. Lo dico a loro e a tutti i socialdemocratici: il Partito Nazionale Liberale ha promesso di dire la verità ai romeni ad ogni costo. Basta! Non si va più avanti così. Il periodo in cui avete rubato e tutto vi è andato liscio è finito, ha sottolineato Florin Cîţu.



Anche la senatrice liberale Alina Gorghiu sostiene che i socialdemocratici non abbiano motivi reali per le critiche espresse nei confronti del ministro delle Finanze. Dal canto suo, il senatore socialdemocratico Ştefan Oprea ha attirato lattenzione a Florin Cîţu che promuove misure tramite cui il deficit di bilancio arriverà alle cifre di cui parlava quandera allopposizione. “Bisogna per forza che la profezia che Lei ha spesso fatto in modo isterico, quando parlava del modo di governare del PSD, diventi adesso realtà, e deve trovare tutti i mezzi affinché il deficit del 4,4% sia reale. Non importa se non raccogliamo più tasse negli ultimi due mesi, non importa se abbiamo aumentato le spese pubbliche, conta solo la sua profezia, che il deficit arriverà al 4,4%, ha detto Ştefan Oprea.



Il presidente ad interim del PSD, Marcel Ciolacu, ritiene che il PNL non abbia capito il segnale dallarme ricevuto quando il Parlamento non ha espresso parere favorevole sulla nomina di Florin Câţu come ministro. Dopo ladozione della mozione, il capo dellesecutivo di Bucarest, Ludovic Orban, ha dichiarato che non rinuncia al suo ministro delle Finanze e che il PSD è lultimo partito che ha il diritto di criticare e di chiedere dimissioni dopo il disastro lasciato nel bilancio. Secondo la Costituzione della Romania, ladozione di una mozione semplice non determina automaticamente la rimozione del ministro in questione.

Foto: PIX1861 / pixabay.com
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