Moniti dalla Commissione Europea
La Commissione Europea attira di nuovo l’attenzione sulla situazione economica in Romania, attualmente l’unico paese dell’UE con una procedura di deficit eccessiv in base alle evoluzioni antecedenti alla pandemia. Il riferimento arriva nel contesto della pubblicazione delle raccomandazioni generali fiscali, finanziarie ed economiche per ogni stato membro. Bruxelles non intende avviare nuove procedure di deficit eccessivo nel successivo periodo, secondo quanto annunciato dal vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, il quale ha aggiunto, però, che in autunno e nella prossima primavera saranno rivalutati i criteri per limiti di indebitamento e deficit. La Commissione valuterà in particolare se gli stati membri rispettano le raccomandazioni del semestre europeo, ha aggiunto Dombrovskis, spiegando che gli investimenti vanno accompagnati da un controllo stretto di altre spese correnti.
Corina Cristea, 25.05.2023, 11:46
Per quanto riguarda la Romania, il vicepresidente della Commissione ha ricordato che il suo deficit di bilancio per lo scorso anno è conforme alle raccomandazioni del Consiglio, cosicchè la procedura sarà tenuta in attesa. Ma siccome per l’anno prossimo i rischi sono sostanzialmente maggiori, servono più sforzi per raggiungere i target, ha detto ancora Valdis Dombrovskis. Stando alle autorità di Bruxelles, la Romania spende più soldi di quanti ne ha, e fino all’anno prossimo dovrebbe portare il deficit ad un livello inferiore al 3%. L’Esecutivo comunitario raccomanda al Governo romeno di ridurre le misure di sostegno energetico, vigenti fino alla fine del 2023, e utilizzare i risparmi afferenti per ridurre il deficit pubblico. Un’altra raccomandazione della Commissione riguarda una governance efficiente e il consolidamento della capacità amministrativa, in grado di permettere un’implementazione continua, rapida e costante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
La Romania ha sei mesi a disposizione per risolvere gli aspetti segnalati dalla Commissione Europea per quanto riguarda certi milestones o targets del PNRR, ai quali non ha adempiuto in maniera adeguata. A Bucarest, il segretario di stato al Ministero degli Investimenti e dei Progetti europei, Carmen Moraru, ha spiegato che solo i soldi afferenti a questi progetti potranno essere bloccati, e non l’intera somma di 2,8 miliardi di euro, corrispondente alla seconda tranche del PNRR. In riferimento allo stadio attuale dell’implementazione del programma, Carmen Moraru ha precisato che attualmente sono firmati contratti di finanziamento dal valore di circa 26 miliardi di euro, soprattutto al livello dei Ministeri dello Sviluppo e dei Trasporti, ma anche dell’Istruzione e dell’Ambiente, che hanno lanciato progetti importanti.