Moldova-Ue: il presidente della CE, Jose Manuel Barroso, a Chisinau
Il presidente della Commissione Europea, Jose Manuel Barroso, in visita a Chisinau, due settimane prima della firma dell’Accordo di Associazione della Moldova all’Ue, e il premier moldavo Iurie Leanca hanno firmato, ieri, due documenti che garantiscono un’assistenza finanziaria europea destinata alle riforme. Bruxelles offrirà alla Moldova 21 milioni di euro per l’implementazione dell’Accordo di libera circolazione nell’Ue, più milioni di euro saranno destinati al sostegno del settore energetico e 14 milioni allo sviluppo rurale. Il capo dell’Esecutivo europeo ha fatto appello alla coesione nazionale intorno all’agenda di riforme e ha parlato dell’iter europeo della Moldova come priorità che va assunta dall’intera popolazione.
Valentin Țigău, 13.06.2014, 14:35
“La relazione con la Moldova non è solo una politica o diplomatica, bensi una per le persone. Noi vogliamo che i cittadini della Moldova siano più vicini all’Ue”, ha detto Barroso.
Barroso ha pure affermato che l’Accordo di Associazione all’Ue è perfettamente compatibile con l’Accordo sulla zona di libero scambio all’interno della Comunità degli Stati Indipendenti di cui fa parte la Moldova e, in questo contesto, ha chiesto alla Russia di non opporsi all’iter europeo di Chisinau.
“Esorto la Russia a concentrarsi sul vantaggio delle nuove opportunità e a non prendere misure punitive prima della procedura di firma, nè durante l’implementazione dell’accordo. Un simile comportamento non ha nè una giustificazione economica, nè legale”, ha sottolineato il presidente della CE.
L’ultimo sondaggio demoscopico rileva che il 46% dei moldavi desidera l’adesione all’Ue e solo il 18% sosterebbe l’adesione alla Nato. La Moldova non fa parte della componente militare della Comunità degli Stati Indipendenti, ma la neutralità stipulata nella Costituzione potrebbe essere rivista. Ieri, il ministro moldavo della Difesa, Valeriu Troenco, ha dichiarato che, siccome la confinante Ucraina è colpita dalle violenze, la Moldova dev’essere preparata a reagire, in caso di necessità.
“Ci si può svegliare, domani, con l’annessione di una parte del territorio. Il blocco Nato è diventato, ovviamente, per tutti, il garante della stabilità e della difesa degli interessi dei piccoli. Un’altra forza che possa resistere praticamente alla Russia non esiste”, ha detto Troenco.
La visita di Barroso a Chisinau, con valore simbolico di sostegno delle aspirazioni europee della Moldova, ha fatto parte di un tour diplomatico più ampio dell’esponente europeo, che si avvicina alla fine del mandato. Il tour ha incluso anche la Georgia e lAzerbaigian, altri due stati membri del Partenariato Orientale dell’Ue.
(traduzione di Adina Vasile)