Moldova-Ue: Chisinau verso mercato comunitario dopo embargo russo
L’economia della Moldova si riorienta sempre di più verso il mercato Ue. Nei primi 5 mesi dell’anno, il volume delle esportazioni verso il mercato comunitario è cresciuto di oltre il 22%, mentre le esportazioni verso la Comunità degli Stati Indipendenti, sebbene essa resti il principale beneficiario delle esportazioni moldave, sono calate di quasi il 19%. Secondo quanto dichiarato dal viceministro dell’Agricoltura di Chisinau, Vladimir Loghin, citato dal corrispondente di Radio Romania, per diminuire gli effetti economici dell’embargo russo sulle esportazioni di frutta e verdure, imposto di recente alla Moldova, la Romania offre appoggio concreto e prepara un programma di sostegno ai produttori e alle aziende di lavorazione.
România Internațional, 06.08.2014, 15:21
L’economia della Moldova si riorienta sempre di più verso il mercato Ue. Nei primi 5 mesi dell’anno, il volume delle esportazioni verso il mercato comunitario è cresciuto di oltre il 22%, mentre le esportazioni verso la Comunità degli Stati Indipendenti, sebbene essa resti il principale beneficiario delle esportazioni moldave, sono calate di quasi il 19%. Secondo quanto dichiarato dal viceministro dell’Agricoltura di Chisinau, Vladimir Loghin, citato dal corrispondente di Radio Romania, per diminuire gli effetti economici dell’embargo russo sulle esportazioni di frutta e verdure, imposto di recente alla Moldova, la Romania offre appoggio concreto e prepara un programma di sostegno ai produttori e alle aziende di lavorazione.
Bucarest ha facilitato missioni economiche dalla Moldova, relazioni dirette con rappresentanti delle grandi catene commerciali, visite presso compagnie e centri commerciali di sbocco dei prodotti agricoli. Dal canto suo, l’Ue, in seguito agli interventi dei commissari all’Agricoltura, al Commercio e all’Allargamento e alla Politica di Vicinato, rispettivamente, Dacian Ciolos, Karel de Gucht e Stefan Fule, ha deciso di rimborsare, dal 1 agosto, alla Moldova, i dazi doganali sulle esportazioni di mele, prugne e uva da tavola, per cui le quote sono già state raddoppiate.
Ricordiamo che la Russia ha imposto più embargo alla Moldova nel campo del commercio diretto. Dopo aver vietato, lo scorso settembre, le importazioni di vini moldavi, di recente, le autorità russe hanno rifiutato quelle di carne lavorata, e dopo il 21 luglio anche di frutta e verdure. Mosca afferma che la firma e lentrata in vigore dell’Accordo di Associazione Moldova-Ue crea contraddizioni tra il mercato comunitario e quello della Comunità degli Stati Indipendenti. L’Ue non ha mai chiesto però alla Moldova di imporre certe barriere commerciali alla Russia in quanto, in realtà, l’Accordo di Associazione e Libero Scambio con lUe è totalmente compatibile con l’Accordo di Libero Scambio firmato con la Comunità degli Stati Indipendenti. Lo ha affermato Pirkka Tapiola, il capo della delegazione Ue a Chisinau.
Le restrizioni commerciali sono solo una delle armi usate da Mosca, la quale ha minacciato l’Europa con prezzi maggiori per l’energia, un altro strumento politico favorito del Cremlino, volto a minare la solidarietà nell’Ue. Le misure commerciali di ritorsione prese da Mosca non riguardano solo la Moldova, ma colpiscono anche altri Paesi, come la Polonia, l’Ucraina, la Romania e persino gli Usa. Esse sono state prese anche nel contesto in cui l’Ue e gli Usa impongono a Mosca una serie di sanzioni in seguito alla sua implicazione nel conflitto armato nell’est dell’Ucraina. La terza serie di sanzioni è stata istituita quasi simultaneamente, dall’Ue e dagli Usa, e si aspetta che l’effetto sull’economia russa sia sostanzioso e relativamente rapido.
(traduzione di Adina Vasile)