Moldova-UE: autorità entusiaste, cittadini divisi su adesione
A tre settimane dalla prevista sigla dell’Accordo di Associazione all’UE, i cittadini della Moldova continuano ad avere atteggiamenti paradossali nei confronti del percorso europeo. Nei giorni scorsi, i partecipanti ad un’ampia dimostrazione organizzata dalle autorità nel centro di Chisinau hanno espresso il desiderio chiaro di ravvicinamento all’Europa. In profondità però la società moldava è lungi dal condividere l’entusiasmo del governo e delle elite filo-occidentali. Le nostalgie del passato sovietico, lo scontento per il presente e la paura del futuro fomentano anche atteggiamenti ostili nei confronti dell’Occidente. Se venisse indetto un referendum sull’adesione effettiva all’Ue, solo il 46% della popolazione voterebbe a favore. Lo rileva un sondaggio reso pubblico a Chisinau. Poco più del 20% degli intervistati voterebbe contro l’adesione, mentre circa un terzo si dichiarerebbe indeciso oppure non parteciperebbe al voto.
Bogdan Matei, 07.11.2013, 12:40
A tre settimane dalla prevista sigla dell’Accordo di Associazione all’UE, i cittadini della Moldova continuano ad avere atteggiamenti paradossali nei confronti del percorso europeo. Nei giorni scorsi, i partecipanti ad un’ampia dimostrazione organizzata dalle autorità nel centro di Chisinau hanno espresso il desiderio chiaro di ravvicinamento all’Europa. In profondità però la società moldava è lungi dal condividere l’entusiasmo del governo e delle elite filo-occidentali. Le nostalgie del passato sovietico, lo scontento per il presente e la paura del futuro fomentano anche atteggiamenti ostili nei confronti dell’Occidente. Se venisse indetto un referendum sull’adesione effettiva all’Ue, solo il 46% della popolazione voterebbe a favore. Lo rileva un sondaggio reso pubblico a Chisinau. Poco più del 20% degli intervistati voterebbe contro l’adesione, mentre circa un terzo si dichiarerebbe indeciso oppure non parteciperebbe al voto.
Eloquente per la divisione della società moldava tra Est e Ovest, quasi altrettanti interpellati, ossia il 42%, hanno dichiarato che voterbbero per l’adesione della Moldova all’Unione Doganale di alcuni stati ex sovietici. I sociologi notano, tuttavia, che il numero delle opzioni filorusse è calato significativamente rispetto ad un simile sondaggio, dello scorso aprile, quando il 51% avrebbe optato per l’adesione della Moldova a questa unione, controllata da Mosca. Anche se nemmeno metà della popolazione opterebbe per l’adesione all’Ue, il 58% ritiene che, qualora la Moldova diventasse stato membro del blocco comunitario, le condizioni di vita diventerebbero migliori o molto migliori, e solo il 23% ritiene che esse peggiorerebbero. All’origine di tutte queste considerazioni sta, lo ammettono gli interpellati stessi, l’ignoranza. Solo circa un terzo si considera sufficientemente informato per farsi un’opinione sull’Ue e l’integrazione europea della Moldova.
Segnati sia dalla propaganda anti-Nato del periodo sovietico, che dalla perpetua neutralità stipulata dall’attuale Costituzione, i cittadini moldavi sono ancora più retticenti nei confronti dell’Alleanza Nord-Atlantica. Solo il 18% voterebbe per l’adesione alla Nato, mentre oltre un terzo vi è contrario. Le opzioni geopolitiche si riflettono, in gran misura, anche in quelle politiche. Il partito dei comunisti filorussi, attualmente all’opposizione, è il favorito del 39% dell’elettorato e resta la principale forza politica in Moldova. Mentre i partiti filo-occidentali, Liberal-Democratico, Democratico e Liberale, appena si aggiudicano insieme il 34%.