Moldova: sostegno della Romania a orientamento europeo
Almeno come procedura, le istituzioni occidentali continuano l’avanzata verso l’est, una volta definito come lo spazio canonico di Mosca. Al vertice dell’UE che si terrà a Vilnius a novembre, l’Ucraina potrebbe firmare un accordo di associazione all’UE, mentre altri due stati ex — sovietici, la Georgia e la Moldova (a maggioranza romenofona) potrebbero siglare simili intese.
Bogdan Matei, 30.10.2013, 13:09
Almeno come procedura, le istituzioni occidentali continuano l’avanzata verso l’est, una volta definito come lo spazio canonico di Mosca. Al vertice dell’UE che si terrà a Vilnius a novembre, l’Ucraina potrebbe firmare un accordo di associazione all’UE, mentre altri due stati ex — sovietici, la Georgia e la Moldova (a maggioranza romenofona) potrebbero siglare simili intese.
Sarà, in ugual misura, un successo della diplomazia romena, che ha sostenuto costantemente l’orientamento filoeuropeo di Chisinau, a nome della comunanza linguistica, culturale e storica. Attraverso tutte le voci ufficiali — Presidenza, Governo, Parlamento — Bucarest si è sempre riconfermata il più devoto ed energico avvocato della Moldova.
I leader della coalizione filo-occidentale di Chisinau hanno incontrato a Bruxelles il commissario europeo all’allargamento, Stefan Fule, il quale considera che, una volta superata la crisi politica avvenuta in primavera, quando, sullo sfondo delle accuse di corruzione, il gabinetto presieduto da Vlad Filat era stato dimesso e sostituito da quello di Iurie Leanca, la Moldova si trova in una posizione migliore per applicare un futuro accordo di associazione e libero scambio con l’UE.
Fule ha deplorato i tentativi della Russia di sventare, tramite dichiarazioni politiche taglienti e tramite l’embargo imposto ai vini moldavi, le aspirazioni europee di Chisinau.
“Qualsiasi pressione sulla decisione della Moldova di avere un accordo di associazione con l’UE è inaccettabile. Sottolineo che questo accordo recherà benefici concreti ai vicini dei nostri vicini”, ha dichiarato il commissario UE.
Da parte sua, l’ex presidente del Parlamento di Chisinau, il leader del Partito democratico (centrista), Marian Lupu, ha annunciato che, a breve, sarà elaborata una cosiddetta agenda di associazione della Moldova all’UE.
“Non abbiamo debiti, non abbiamo cose rimaste in stand-by, non abbiamo delle azioni non adempiute dalla Moldova. La strada per Vilnius è aperta, e a Vilnius procederemo alla sigla di questo accordo”, ha detto Lupu.
Altrimenti, però, alcune classifiche specializzate indicano la Moldova come il più povero stato europeo. La corruzione e i problemi nel funzionamento dello stato di diritto sono questioni ricorrenti.
Di posizione filorussa, l’opposizione comunista di Chisinau e la regione separatista della Transnistria, stanno costantemente sabotando gli sforzi di orientamento europeo. I progressi di Chisinau sono certi, ma equivalgono solo con mezzo passo sul lungo cammino dell’integrazione.