Moldova: senza visti nell’UE per passaporti biometrici
La liberalizzazione dei visti per i cittadini della Moldova che viaggiano nello spazio comunitario con passaporti biometrici, in vigore dal 28 aprile, è segnata da una serie di eventi, tra cui spicca quello intitolato proprio “Senza visti nell’UE”. Oltre un centinaio di persone con il premier Iurie Leanca in testa fanno un viaggio simbolico nella capitale della Grecia, che ha la presidenza di turno dell’UE.
Valentin Țigău, 28.04.2014, 12:20
La liberalizzazione dei visti per i cittadini della Moldova che viaggiano nello spazio comunitario con passaporti biometrici, in vigore dal 28 aprile, è segnata da una serie di eventi, tra cui spicca quello intitolato proprio “Senza visti nell’UE”. Oltre un centinaio di persone con il premier Iurie Leanca in testa fanno un viaggio simbolico nella capitale della Grecia, che ha la presidenza di turno dell’UE.
Il primo ministro Leanca ha dichiarato che l’abolizione dei visti consentirà alle famiglie moldave di incontrarsi più spesso e ai cittadini di vedere come si vive nell’UE. “Una passeggiata nell’ovest europeo vale più di tutta la propaganda filorussa in Moldova”, dichiarava un cittadino citato dal corrispondente di Radio Romania a Chisinau.
Incontestabilmente, l’abolizione dei visti è un successo dei dirigenti di Chisinau, ma anche delle azioni politico-diplomatiche della Romania. Ma è anche un segno della fiducia nell’impegno filoeuropeo e un incoraggiamento a non abbandonarlo, soprattutto nelle condizioni in cui l’orientamento verso l’UE non è gradito da tutte le forze politiche dell’ex repubblica sovietica, a maggioranza romenofona.
La Moldova è il primo Paese del Partenariato Orientale ad ottenere la liberalizzazione dei visti. Il commissario europeo agli Affari Interni, Cecilia Malmstrom, ha salutato l’entrata in vigore della misura, esprimendo plauso per gli sforzi delle autorità di Chisinau che l’hanno resa possibile.
A Bucarest, il presidente romeno Traian Basescu ha valutato in un messaggio che la liberalizzazione della circolazione nell’UE e la prossima firma dell’Accordo di associazione consolideranno il percorso europeo dello stato confinante.
Da parte sua, il ministro degli Esteri romeno, Titus Corlatean, sottolinea che i moldavi beneficiano ora di un diritto fondamentale dell’UE, sollecitando alle autorità di Bruxelles di accelerare la firma dell’Accordo di associazione con Chisinau.
“Ho rivolto agli ambasciatori dell’UE l’appello di trasmettere nelle loro capitali quanto è importante accelerare il processo di associazione. Se sarà possibile, auspichiamo la firma dell’Accordo di associazione e di libero scambio proprio a fine maggio, se no al più tardi a giugno, per offrire al Parlamento moldavo il tempo necessario — possibilmente prima delle vacanze estive — di ratificarlo, comunque prima della campagna elettorale per le politiche in programma in autunno”, ha dichiarato il capo della diplomazia romena.
Pur non aprendo ai moldavi anche il mercato del lavoro, l’abolizione dei visti segna chiaramente un avvicinamento all’UE, in un momento molto complicato per l’area geopolitica di cui fa parte la Moldova.