Moldova: Romania sollecita rapida integrazione UE
A meno di 48 ore dalla firma, a Mosca, dell’accordo di annessione della Penisola ucraina della Crimea alla Federazione Russa, il presidente della Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona, confinante con la Romania), Nicolae Timofti, si è incontrato, a Iasi (nel nord-est della Romania), con il suo collega di Bucarest, Traian Basescu. I principali temi in agenda: la crisi in Ucraina e le conseguenze che potrebbe avere sugli stati della zona. La Moldova non ha riconosciuto l’annessione della Crimea, ritenendo che l’azione della Russia violi gravemente il diritto internazionale. Come stato che ha nella sua componenza la Transnistria, repubblica a maggioranza russofona autoproclamata, ma non riconosciuta dalla comunità internzionale, la Moldova è a giusta ragione preoccupata per una possibile espansione della Russia ai fini del ripristino dei confini dell’ex URSS. Tanto più quanto i separatisti in Transnistria chiedono di entrare a far parte della Federazione Russa e la Duma di Stato di Mosca ha fatto ripetutamente dichiarazioni di sostegno di queste aspirazioni.
Valentin Țigău, 20.03.2014, 14:53
Alla conferenza stampa dopo l’incontro a Iasi, il presidente Traian Basescu si è detto convinto che l’espansione della Russia non si fermerà alla Crimea. In questo contesto, Nicolae Timofti ha chiesto all’Ue di stabilire un calendario e prefiggere una data per l’adesione della Moldova. Chisinau si trova, in questo momento, nella tappa preliminare della firma dell’Accordo di Associazione e di quello di Libero Scambio con l’Ue, tappa in cui l’intervento favorevole della Romania presso le istituzioni europee può essere cruciale.
“Abbiamo pregato il presidente Basescu di sostenere, a livello dell’Ue, questo desiderio naturale, questa volontà della Moldova. Abbiamo espresso il nostro punto di vista sul conflitto in Transnistria. L’interesse di ambo le parti, come dell’intera comunità internazionale, è che il clima nella zona resti calmo e gli approcci siano costruttivi”, ha affermato Nicolae Timofti.
Dal canto suo, Traian Basescu ha sottolineato che la soluzione per la garanzia della sicurezza della Moldova è l’acceleramento dei processi d’integrazione europea.
“L’UE non deve essere più colta di sorpresa. Come siamo stati colti di sopresa dal caso della Georgia, nel 2008, siamo stati colti di sorpresa anche dall’episodio Crimea 2014, e l’Ue deve capire che i segnali arrivati da tempo dalla regione vanno trattati con attenzione, che la perizia sulla regione si fa qui, non sull’altra riva dell’Atlantico”, ha detto Basescu.
Il contesto regionale complicato, teso, obbliga, praticamente, l’Ue a prendere decisioni coraggiose, e l’acceleramento del processo d’integrazione degli stati ex sovietici che lo desiderano è una di queste decisioni.