Moldova: proteste, migliaia in piazza a Chișinău
Migliaia di persone sono scese ieri in piazza a Chişinău, capitale della Moldova, per protestare contro il presidente in carica, il filorusso Igor Dodon, e la maggioranza parlamentare dominata dai socialisti. Sollecitando le dimissioni del legislativo e del governo che accusano di promuovere la corruzione e l’appropriazione indebita di denaro pubblico, i manifestanti hanno chiesto la convocazione delle elezioni politiche anticipate.
Daniela Budu, 07.12.2020, 11:31
La protesta, svoltasi in seguito all’appello rivolto dalla presidente eletta, la filo-europea Maia Sandu, è stata appoggiata anche da partiti all’opposizione ed extra-parlamentari. Maia Sandu ritiene inevitabili le elezioni politiche anticipate e la via più corta sarebbero le dimissioni del governo in carica, in quanto i cittadini sono stufi di corruzione e aspirano a una vita migliore.
La scorsa settimana, la maggioranza parlamentare dominata dai socialisti ha adottato una serie di leggi controverse, che prevedono il trasferimento del Servizio di intelligence nazionale dall’autorità del capo dello stato a quella del parlamento, o il rafforzamento dello statuto della lingua russa. Anche allora centinaia di persone hanno manifestato davanti al parlamento di Chișinău, mentre Igor Dodon ha dichiarato che il suo successore propaga il caos e organizza proteste inutili.
A Bucarest, il Ministero degli Esteri ha condannato le rispettive leggi che ledono gravemente lo stato di diritto e il funzionamento del sistema democratico nello stato confinante. Alle elezioni svoltesi a novembre in Moldova, il ballottaggio è stato conteso tra l’ex premier Maia Sandu e il presidente in carica, Igor Dodon, che correva per un secondo mandato. Maia Sandu ha vinto le elezioni con il 57,75% dei voti, e la cerimonia di investitura nella massima carica nella Moldova dei prossimi quattro anni si svolgerà il 24 dicembre.