Moldova, priorità della diplomazia romena
Un’inedita catena umana è stata formata domenica dalla sede del MAE della Romania fino davanti all’Ambasciata della Moldova a Bucarest, per sollecitare alle autorità l’eliminazione dei passaporti al passaggio della frontiera sul fiume Prut — confine naturale tra i due stati. Gli organizzatori, la Piattaforma Azione 2012, che si pronuncia per la riunificazione della Moldova con la Romania, afferma che sono state inoltrate al MAE della Romania e all’Ambasciata della Moldova a Bucarest, delle sollecitazioni per la legiferazione dell’accesso dei cittadini UE in Moldova solo con l’obbligo di presentare, alternativamente, il passaporto o la carta d’identità.
Valentin Țigău, 16.03.2015, 12:11
Un’inedita catena umana è stata formata domenica dalla sede del MAE della Romania fino davanti all’Ambasciata della Moldova a Bucarest, per sollecitare alle autorità l’eliminazione dei passaporti al passaggio della frontiera sul fiume Prut — confine naturale tra i due stati. Gli organizzatori, la Piattaforma Azione 2012, che si pronuncia per la riunificazione della Moldova con la Romania, afferma che sono state inoltrate al MAE della Romania e all’Ambasciata della Moldova a Bucarest, delle sollecitazioni per la legiferazione dell’accesso dei cittadini UE in Moldova solo con l’obbligo di presentare, alternativamente, il passaporto o la carta d’identità.
Un simile iter è stato fatto al MAE e dell’Integrazione Europea della Moldova da parte dell’organizzazione Giovani della Moldova. I membri dell’Azione 2012 dicono che i cittadini della Romania possono viaggiare solo con la carta d’identità in 58 paesi o territori, il che rende quasi inutile il passaporto, e i più dei romeni della destra del Prut sollecitano il rilascio del passaporto solo per viaggiare in Moldova. Essi indicano che, attualmente, la Romania è il principale partner commeciale della Moldova, seguita da altri paesi dell’UE.
Senza il sostegno UE, in generale e della Romania, in particolare, la Moldova non avrebbe potuto far fronte al boicotto imposto dalla Federazione Russa ai principali prodotti di esportazione di questo stato, il vino e la frutta, e l’annullamento dell’obbligatorietà della presentazione del passaporto al confine semplificherebbe la circolazione delle persone dall’UE verso la Moldova. La scorsa settimana, il ministro moldavo degli esteri, Natalia Gherman, ha incontrato a Bucarest il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu. I due hanno passato in rassegna i dossier importanti dell’agenda bilaterale, soprattutto il sostegno che la Romania concede al percorso europeo della Moldova.
“Durante la stessa visita, si è svolta anche la Commissione mista per l’integrazione europea presieduta dai due ministri degli esteri, e vi hanno partecipato otto istituzioni di Romania e otto dalla Moldova che hanno discusso, molto pragmaticamente, dei progetti di cooperazione comune. Abbiamo recepito un impegno chiaro dall’omologo di Chisinau, ma anche da parte delle altre istituzioni partecipanti, a favore del mantenimento del percorso europeo della Moldova”, ha dichiarato il ministro Aurescu in un’intervista a Radio Romania.
D’altronde, il tema dell’integrazione dello stato confinante, nel contesto delle minacce di sicurezza nello spazio geopolitico postsovietico, si trova anche all’attenzione del Gruppo di amici per l’azione europea della Moldova, convocato quest’anno da Francia e Romania.