Moldova: negoziati difficili per nuova coalizione governativa
Il nuovo parlamento eletto della Moldova si riunirà il 29 dicembre, un giorno prima della scadenza del periodo previsto per la prima seduta del legislativo. I tre partiti proeuropei presenti nel Parlamento stanno svolgendo da qualche settimana negoziati in vista della formazione di una nuova coalizione di governo.
Valentin Țigău, 24.12.2014, 13:30
Il nuovo parlamento eletto della Moldova si riunirà il 29 dicembre, un giorno prima della scadenza del periodo previsto per la prima seduta del legislativo. I tre partiti proeuropei presenti nel Parlamento stanno svolgendo da qualche settimana negoziati in vista della formazione di una nuova coalizione di governo.
Il presidente della Moldova, Nicolae Timofti ha fissato per il 29 dicembre la prima seduta del Parlamento di Chişinău, risultato in seguito alle politiche organizzate un mese fa. Il portavoce della presidenza, Vlad Ţurcanu, ha dichiarato che il capo dello stato ha optato per questa data nella speranza che fino allora i partiti pro-europei, che attualmente stanno svolgendo colloqui in vista della creazione di una nuova maggioranza parlamentare, riescano a ultimare i negoziati.
“Il presidente spera che in questo periodo, i partiti portino a compimento i negoziati volti a creare una maggioranza parlamentare. Il presidente aspetta che sia formata una coalizione parlamentare, qualunque essa fosse. Allo stesso tempo, però, conoscete la posizione del capo dello stato in merito all’importanza della continuazione dell’iter europeo, per cui il presidente auspica che la coalizione creata sia una pro-europea.” — ha detto Vlad Ţurcanu.
I negoziati fra i tre partiti proeuropei si svolgono con le porte chiuse, perciò non si conoscono particolari sul loro svolgimento. Stando alla stampa di Chişinău, i liberali hanno proposto ai futuri colleghi della coalizione di dividersi le cariche in base ad un principio europeo. Cioè, che la prima funzione sia scelta dal partito che ha ottenuto più seggi, poi la seconda e la terza dai partiti che hanno avuto meno voti. L’iniziativa dei liberali è guardata però con scetticismo, dai rappresentanti del Partito Democratico, il quale ritiene che un modello del genere sia accettato solo nell’assegnazione dei dicasteri, ma non nella distribuzione delle più alte cariche nello stato. I tre partiti proeuropei, democratico, liberale democratico e liberale avranno insieme 55 seggi sui 101 del nuovo legislativo, il che permette la formazione di una maggioranza parlamentare che potrà votare un governo. Accanto a loro, del parlamento unicamerale fanno parte anche i comunisti e i socialisti, con programmi che prevedono rapporti più stretti con la Russia. A Bucarest, il presidente della Romania, Klaus Iohannis, e il premier Victor Ponta hanno analizzato la situazione in Moldova auspicando che nel 2015 siano portati avanti i progetti comuni di Bucarest e Chisinau.
“Insieme — il presidente, noi, il governo, tutte le strutture politiche ed amministrative di Romania — dobbiamo fare anche nel 2015 ciò che abbiamo fatto nel 2014 o anche di più per la Moldova.” — ha affermato il premier romeno Victor Ponta.
Lunedì, la Moldova ha firmato il contratto sulla fornitura di gas naturale dalla Romania, ritenuto da Chişinău un primo passo verso l’indipendenza energetica ed economica dalla Russia.