Moldova: grande manifestazone filoeuropea a Chisinau
Nel mese in cui Chisinau aspetta la sigla dell’accordo di associazione all’UE, al vertice di Vilnius, oltre 100.000 cittadini sono usciti al centro della capitale per ribadire il desiderio di entrare a far parte delle strutture comunitarie.
Bogdan Matei, 04.11.2013, 12:30
Nel mese in cui Chisinau aspetta la sigla dell’accordo di associazione all’UE, al vertice di Vilnius, oltre 100.000 cittadini sono usciti al centro della capitale per ribadire il desiderio di entrare a far parte delle strutture comunitarie.
Dal punto di vista sociologico, per una popolazione totale di circa 3,5 milioni di abitanti, i partecipanti sono un campione più che rappresentativo. E la Piazza della Grande Assemblea Nazionale, dove si è svolto il comizio, è stato l’epicentro dei momenti decisivi nella storia recente della Moldova.
Nel 1989, in pieno regime sovietico, in quel posto è stato ufficializzato l’uso del romeno in grafia latina, al posto della cosiddetta lingua moldava in alfabeto cirillico. Inoltre, il 27 agosto del 1991, subito dopo il fallimento del golpe neo-bolscevico di Mosca, nella stessa piazza veniva letta la dichiarazione di indipendenza della Moldova dall’Unione sovietica.
Dopo la rottura dall’Oriente, l’integrazione nell’Occidente diventa la nuova maggiore posta in gioco per la classe politica. “L’integrazione europea è una chance per rilanciare l’economia, per migliorare il tenore di vita della gente, per costruire una società che abbia senso e visione”, ha dichiarato al comizio il presidente della Moldova, Nicolae Timofti.
A nome della coalizione governativa filo-occidentale, il leader del Partito democratico, Marian Lupu, ha dichiarato come “il fatto che siamo qui rappresenta un messaggio chiaro per l’intero mondo. La Moldova appartiene all’Europa. Vogliamo un destino europeo!”
Da Bucarest, il capo della diplomazia Titus Corlatean ha salutato il comizio di Chisinau, che ha definito come un chiaro messaggio politico, che va rispettato da tutti i protagonisti della scena internazionale.
“E’ un messaggio che la Romania ovviamente saluta. Per la Romania è un’ottima cosa, poichè la Romania si è trovata in prima linea nel sostenere l’avvicinamento della Moldova all’UE, in vista della sua integrazione nell’Unione. E’ questo il target, la destinazione finale. Era importante che sia dimostrato pubblicamente oggi, poichè la popolazione della Moldova sostiene in maniera massiccia questo progetto, e così è anche successo”, ha detto il ministro Corlatean.
I partecipanti alla manifestazione hanno adottato, a voto palese, anche una dichiarazione in cui l’intera classe politica di Chisinau è chiamata a non cedere alle pressioni, a lottare alla corruzione e ad applicare le riforme necessarie al percorso europeo.